Testimone di giustizia minacciato sulla tomba della madre: smascherò gli affari illeciti dei D’Alessandro

Tanta paura per Ciliberto che da anni è costretto a vivere con la scorta per le diverse minacce ricevute nel corso del tempo

gennaro cilibertoEpisodio da condannare a Somma Vesuviana. Un giovane testimone di giustizia, Gennaro Ciliberto, è stato minacciato mentre pregava sulla tomba della madre nel cimitero comunale. I malviventi non si sono tirati indietro neanche quando si sono avvicinati i carabinieri della scorta che erano con lui in quel momento: anche loro hanno ricevuto offese. Un gesto condannato dall’Associazione Antimafia e dalla stessa Arma dei carabinieri.




Tanta paura per Ciliberto che da anni è costretto a vivere con la scorta per le diverse minacce ricevute nel corso del tempo. L’uomo, inoltre, aveva già manifestato più volte la sua delusione per la mancata tutela dello Stato nei confronti di ogni testimone di giustizia. Non è la prima volta, infatti, che Ciliberto ha dovuto affrontare episodi di questo tipo o ha dovuto privarsi di alcuni diritti (alcuni anni fa gli venne negato l’acquisto di un biglietto per la partita del Napoli per mancanza di sicurezza).

Chi è Gennaro Ciliberto

Gennaro Ciliberto ha avuto un ruolo fondamentale in diverse inchieste condotte da diverse Procure contro il clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia. Infatti, quest’ultimo lavorava come capo sicurezza in un cantiere proprio nella città delle acque e smascherò l’alleanza creata dalla ditta edile proprio con la cosca di Scanzano che si era impadronita dell’appalto. La sua azione fu devastante in quanto denunciò senza paura tutte le persone coinvolte nella trattativa con la camorra stabiese e che avevano un ruolo di spicco nel cantiere.




Da quel momento è cambiata la sua vita tanto che gli è stata affidata la scorta per motivi di sicurezza. Negli ultimi giorni, inoltre, aveva denunciato il ritorno nel napoletano di un noto boss della camorra. Potrebbe essere quest’ultimo il motivo che ha spinto questi individui a minacciarlo in un luogo sacro e in un momento di intimità. Tutto ciò rende ancora più l’idea di come i testimoni di giustizia, nonostante il ruolo importantissimo per le indagini, non siano tutelati dallo Stato italiano.

Gennaro Esposito



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