Napoli, tentata evasione dal carcere di Poggioreale: aggrediti due agenti

Il sindacato: "I detenuti con problemi psichiatrici acutizzano i problemi di sovraffollamento nell'istituto che raggiunge una popolazione di oltre 2.100 detenuti"

Momenti di tensione nella Casa Circondariale di Poggioreale: ancora una volta a farne le spese il personale della Polizia Penitenziaria. La denuncia è del Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria che attraverso Pasquale Gallo, Segretario Regionale per la Campania, ha diramato gli estremi dell’accaduto: “Questa mattina un detenuto con problemi neurologici, nel Settore Colloqui familiari dopo aver incontrato i congiunti ha cercato di evadere.




Il personale di Polizia Penitenziaria lo ha immediatamente bloccato, ma l’uomo, M.C. di Napoli, 37 anni, ristretto per estorsione e oltraggio a Pubblico Ufficiale, ha aggredito due Assistenti del Corpo. I malcapitati colleghi, a cui va la nostra solidarietà, hanno riportato lesioni tali da essere costretti a ricorrere a cure ospedaliere. Purtroppo sempre più spesso dobbiamo fare i conti con episodi di intollerabile violenza che vedono vittime gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria nell’espletamento dei propri doveri istituzionali.




I detenuti con problemi psichiatrici acutizzano i problemi di sovraffollamento nell’istituto di Poggioreale che raggiunge una popolazione di oltre 2.100 detenuti a fronte di una carenza organica di circa 300 unità di unità del Corpo della Polizia Penitenziaria”. Ma non finisce qui. Il massimo vertice regionale del sindacato denuncia ulteriori episodi verificatisi nel Padiglione detentivo Avellino sempre nel carcere di Poggioreale, dove sono ristretti individui in regime di Alta Sicurezza: “Alcuni detenuti hanno battuto i ferri delle finestre in segno di protesta in quanto ancora a regime chiuso.




Ultimamente in detta sezione furono rinvenuti quattro telefoni cellulari funzionanti. Il sindacato continua a denunciare lo stato di abbandono degli Istituti della regione e le criticità conseguenti alla sorveglianza dinamica e/o regime aperto dei detenuti. Chiediamo un energico e risolutivo intervento dell’amministrazione penitenziaria, in particolar modo del vertice regionale, con l’invito a convocare al più presto le compagini sindacali per un esame congiunto finalizzato alla revisione delle dotazioni organiche degli istituti ormai inadeguate ai carichi di lavoro sempre più insostenibili.




Mancano Agenti di Polizia Penitenziaria, a Poggioreale in maniera significativa, e queste sono le conseguenze. Non possiamo più assistere passivamente al fallimento di un sistema ormai prossimo al collasso.”

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.