Continua a distinguersi per linearità e concretezza a Ercolano il professore Pasquale Oliviero, Presidente Diocesano delle Unioni Cattoliche Operaie da sempre particolarmente sensibile alla vita sociale della comunità con particolare riferimento alle attività parrocchiali (e non solo) promosse sul territorio.
Un uomo che rappresenta l’ideale punto di congiunzione tra il sano concetto di Fede e la voglia di operare concretamente in difesa di un territorio dove sovente l’individualismo resta tristemente di casa. Sicuramente un difensore del culto mariano che non deve mai scadere nell’idolatria pagana ne essere confuso con insulse manifestazioni di suggestione collettiva.
Al contrario Oliviero ha saputo negli anni conferire spessore e significato ad occasioni d’incontro pubbliche promosse sul territorio a devozione di una dottrina religiosa che guarda con rispetto ai più deboli, ai più esposti, in sintesi agli ultimi. Pacato e umile Oliviero rappresenta ad oggi una grossa risorsa umana: potenzialità che sicuramente il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto nel suo decantato iter rinnovativo saprà valorizzare adeguatamente per il bene della collettività.
Tempo addietro voci di palazzo volevano Oliviero in lista per la carica di assessore presso il Comune di Ercolano. Dicerie smentite pubblicamente dallo stesso Oliviero con lo stile e la discrezione che da sempre animano l’operato del docente. Persona affidabile di quelle che necessitano come il pane in realtà vesuviane desiderose di crescere qualitativamente sotto ogni profilo.
Mai polemico ma diretto, cortese e deciso al tempo stesso Oliviero ha sempre palesato con estrema chiarezza il proprio pensiero concedendosi raramente all’attenzione dei media. Un uomo che svolge con scrupolosa professionalità il proprio ruolo rappresentando l’anello di congiunzione di 270 sedi associative di cui 12 attive nella città di Ercolano. Il sintesi: il futuro della comunità degli scavi potrebbe passare anche per Pasquale Oliviero? Agli eventi l’ardua sentenza.
Alfonso Maria Liguori