Il materiale rinvenuto lascia pensare ad un agguato imminente: una stesa, un raid o anche un omicidio. Il clima all’interno della città di Castellammare, da qualche settimana, è molto teso soprattutto dopo le rivelazioni del sindaco Antonio Pannullo all’Antimafia. Quest’ultimo avrebbe denunciato le pressioni di un noto pregiudicato cittadino, Salvatore Imparato, del rione Moscarella, che venne ricevuto alcuni mesi fa all’interno dello studio del primo cittadino per chiedere le concessioni per un parcheggio.
Controlli a tappeto nei quartieri a rischio
Dopo il servizio antidroga dei carabinieri ad inizio settimana, arriva a stretto giro anche il sequestro della polizia di Stato. Consapevoli dell’alto grado di criminalità in alcuni quartieri della città, si stanno concentrando gli sforzi delle forze dell’ordine per combattere l’illegalità diffusa e, allo stesso tempo, anche i clan presenti sul posto.
Il Centro Antico, a tal proposito, è considerato una vera e propria polveriera pronta ad esplodere. Il boss Antonio Fontana, ucciso ad Agerola in estate, gestiva il racket dei parcheggiatori abusivi tra l’Acqua della Madonna e proprio il quartiere storico stabiese. Allo stesso tempo, nei mesi scorsi, si è ritornato a sparare con il ferimento di due noti pregiudicati alle forze dell’ordine per il controllo sulle piazze di spaccio. I clan, quindi, sono operativi e pronti a colpire ma soprattutto pronti a rialzare la testa dopo i duri colpi inflitti dalle forze dell’ordine. E così Castellammare si riscopre fragile dal punto di vista della sicurezza.