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Napoli/Caserta, inchiesta The Queen: il nipote inguaia lo zio Pasquale Sommese

pasquale sommese the queenCome un fiume in piena Antonello Sommese davanti ai giudici contro il più noto zio Pasquale: il nipote del tanto discusso politico campano avrebbe menzionato tangenti, pizzini e commissioni truccate, sistemi diversi per manipolare appalti, gare pubbliche aggiudicate in base ai voti che si è in grado di portare al padrino politico. E’ Antonello Sommese a delineare i connotati di “appaltopoli” a Napoli e Caserta: lo stesso individuo reo confesso dell’inchiesta sul cosiddetto sistema “La Regina”.




Nell’aula bunker di Poggioreale a spiazzare tutti con accuse precise è l’ex uomo di fiducia dell’ex assessore regionale Pasquale Sommese, nel corso di un incidente probatorio finalizzato a verificare la resa processuale di accuse a carico di professionisti e imprenditori, dirigenti degli enti locali e manager privati.

Un processo oltremodo complesso che da ieri rivede in libertà Guglielmo La Regina, a lungo ritenuto fulcro del sistema di orientamento illecito degli appalti. I giudici hanno infatti accolto la richiesta di revoca dei domiciliari presentata degli avvocati Marco Campora e Michele Cerabona, restituendo al mondo libero il presunto protagonista delle indagini “The Queen”.




Chiara la testimonianza di Antonello Sommese ai giudici: l’ex braccio destro di Pasquale Sommese ha spiegato ai Pm il contenuto di due manoscritti trovati dalla Finanza il 20 luglio del 2015, all’esito della prima preoccupazione, ma anche di una sorta di archivio informatico, all’interno del quale erano annotati, comune per comune, tutti i soggetti coinvolti nella storia degli appalti truccati.

“Ho conservato tutto in una pen drive – ha precisato Antonello Sommese – che ho prima distrutto e poi cercato di recuperare rivolgendomi a una società specializzata. Ero determinato a collaborare con la magistratura, specie dopo aver letto una intervista di Pasquale Sommese nella quale sosteneva di non avere rapporti con me e di conoscermi a stento”.




Difeso dal penalista Vincenzo Maiello, Pasquale Sommese sarebbe pronto a confutare ogni accusa a suo carico provando nel contempo onestà e professionalità sempre profuse in qualità di politico e assessore regionale. Martedì prossimo potrebbe esserci una svolta in aula, con il controesame condotto dal legale dell’ex assessore, contro le accuse del suo ex uomo di fiducia. Una cosa è certa: un mare di fango si sta abbattendo su uno dei politici più in vista dell’universo campano. Potremmo essere solo alle battute iniziali di una vicenda che potrebbe presto coinvolgere insospettabili politici, imprenditori, pubblici funzionari e infedeli servitori dello Stato.

Alfonso Maria Liguori



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