Sant’Anastasia, prevenzione cyberbullismo: la scuola c’è

“L'idea nasce dalla consapevolezza che molti episodi di bullismo possono verificarsi proprio a scuola, in conseguenza di fenomeni di non accettazione, di mancata inclusione"

“Insieme contro il bullismo e cyberbullismo” è la scelta del II° Istituto Comprensivo Elsa Morante, per far comprendere ai ragazzi il fenomeno e dare ad insegnanti, genitori ed alunni alcune “chiavi” di lettura fondamentali per prevenirlo e individuarlo.

Nell’auditorium dell’I.C., in presenza della Dirigente Maddalena De Masi, degli Assistenti Capo della Polizia Postale, Francesco Giobbe e Giuseppe Autiero, si è tenuto un incontro formativo organizzato dal prof. Francesco Martinelli, coadiuvato dalla prof.ssa Angela Piscopo, con l’intervento della dott.ssa Marina De Blasio dell’URS-Campania e della vice-sindaco e ass. alla P.I. Carmen Aprea.

“L’idea nasce dalla consapevolezza che molti episodi di bullismo possono verificarsi proprio a scuola, in conseguenza di fenomeni di non accettazione, di mancata inclusione – dice la Dirigente Maddalena De Masi – ed abbiamo inserito nell’offerta formativa questa progettualità degli “agganci” per prevenire e diffondere ad ampio raggio la problematica, che, se ben conosciuta dai ragazzi li aiuta a difendere i diritti umani propri e degli altri”.

“Come amministrazione siamo attenti a queste problematiche – afferma l’ass. Carmen Aprea – favoriamo tutte le iniziative di prevenzione e plaudiamo alle dirigenze scolastiche che fanno opera di prevenzione efficace per far capire, come in questo caso, ai ragazzi cos’è il cyberbullismo e come starne lontani”.

Dopo aver trattato, attraverso l’ausilio di piccoli filmati, vari argomenti sul bullismo e cyberbullismo, l’Ass. Capo Francesco Giobbe ha interloquito con i presenti in sala per richiamare l’attenzione di tutti sul rispetto delle regole dei social secondo le norme italiane, spiegando come la Polizia Postale sia un punto di riferimento certo nell’accogliere denunce e nel riuscire ad individuare il bullo, ad es. attraverso l’indirizzo ip del computer. Contro la prepotenza in tutte le sue forme, è comunque necessaria una rete di rapporti: genitori-figli, alunni-insegnanti, cittadini-Forze dell’Ordine, Ente-comunità ed è fondamentale la conoscenza dei fenomeni e di come utilizzare in modo positivo i mezzi moderni di comunicazione di massa.

“Fortunatamente non abbiamo a scuola fenomeni di bullismo e l’evento è stato ideato e realizzato nell’ottica della prevenzione e informazione/formazione di docenti, genitori ed alunni, che hanno a disposizione nella scuola un apposito centro ascolto – dicono i prof. Francesco Martinelli e Angela Piscopo – perché i ragazzi, in quanto utilizzatori dei moderni mezzi di comunicazione, colgono più direttamente e rapidamente i rischi cui vanno incontro, specie se noi adulti li aiutiamo e formiamo nel corretto approccio ai loro piccoli/grandi problemi e li educhiamo a lasciarsi guidare nella loro vita dai valori più importanti ed utili alla costruzione di una società sana”.

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