Nella notte di Champions, gli uomini di Sarri sono riusciti ad imporsi sullo Shakhtar Donetsk di Fonseca con un netto 3-0 nonostante le iniziali difficoltà contro una squadra che ha confermato essere piuttosto solida ed arcigna.
Il San Paolo semideserto, come raramente si vede per queste sfide europee, non ha fatto mancare il ruggito “The Champions” e il supporto necessario ai partenopei in questa importantissima sfida da fuori o dentro, ma solo nella ripresa il Napoli è riuscito a sbloccare la partita con il solito estro di Lorenzo Insigne. È al 56°, infatti, che lo scugnizzo di Frattamaggiore è riuscito a piazzare la palla con un destro a giro, dopo essersi liberato agilmente degli avversari e da posizione piuttosto lontana; il tiro è irraggiungibile per il povero Pyatov e si insacca quasi all’incrocio del set.
Fino ad allora il Napoli era riuscito a creare diverse azioni da goal senza mai, però, essere realmente incisivo e rischiando anche con un paio di tiri degli ucraini ottimamente respinti da Reina. La supremazia territoriale e di gioco non è stata mai messa in discussione, ma solo il goal di Lorenzo ha permesso di allontanare la paura di uscire anzitempo dalla competizione europea. Successivamente il risultato è stato assicurato con il goal di Zielinski sulla splendida azione di uno-due con Mertens e con l’incornata a pochi passi dalla linea di porta dell’attaccante belga, dopo la respinta di Pyatov sul colpo di testa di Albiol.
Una parte del compito è stata quindi portata a termine, ma adesso le sorti della qualificazione non passano soltanto dagli azzurri: per ottenere il passaggio del turno, infatti, non basterà battere gli olandesi del Feyenoord ma sarà soprattutto necessario che il City di Guardiola batta gli ucraini dello Shakhtar. Solo in questo modo si raggiungerebbero gli uomini di Fonseca a 12 punti in classifica, scavalcandoli però grazie agli scontri diretti e ottenendo così l’accesso agli ottavi. Nonostante alcuni credessero che il Napoli si stesse concentrando solo sul campionato, i ragazzi azzurri continuano a crederci e con loro tutti i tifosi partenopei.
Erasmo Micera