Eduardo Melisse non è più il Presidente del consiglio comunale di Castellammare. Lo ha annunciato lui stesso, attraverso un post su Facebook, mostrando la sua lettera di dimissioni indirizzata al sindaco stabiese, Antonio Pannullo. Per lui era arrivata la nomina pochi giorni dopo l’insediamento dell’attuale amministrazione che ora dovrà scegliere il nome del nuovo successore.
Melisse, nel suo post su Facebook, parla di “motivi personali” alla base della sua decisione ma le ragioni potrebbero essere tante. Dopo lo scandalo, poi rientrato, per il tesseramento al Pd che lo ha riguardato, Melisse non è stato difeso dalla maggioranza di Pannullo. Addirittura, in alcuni momenti, si era pensato anche di rimuoverlo dal ruolo importante che gli era stato assegnato. Tutto ciò non è piaciuto all’attuale consigliere comunale. Non è da escludere, quindi, che le sue dimissioni siano state dettate da decisioni politiche.
Le dichiarazioni di Melisse
“Dalle ore 8,40 di questa mattina non sono più il Presidente del Consiglio del Comune di Castellammare di Stabia. Continuerò a svolgere il mio ruolo da consigliere comunale nel rispetto dei miei elettori e della mia città”. Parole che non lasciano aperta nessun’altra interpretazione. I motivi delle sue dimissioni saranno resi noti, probabilmente, nelle prossime ore.
Chi al suo posto?
Le dimissioni di Melisse non devono passare inosservate. La sua carica era stata messa in discussione anche durante la verifica di giunta attuata nel mese di settembre. Erano troppi i posti occupati dal Partito Democratico ed è per questo motivo che Area Civica chiedeva di ridisegnare le deleghe. Vista l’opposizione dei Dem, appare chiaro che anche in questo caso il nuovo Presidente potrebbe essere espressione del Pd.
A tal proposito potrebbe essere avallata la candidatura di Roberto Elefante mentre, se si vuole uscire dall’ambiente Dem, potrebbe essere eletto Antonio Alfano che ambiva alla Presidenza fin dal momento dell’insediamento a Palazzo Farnese. Momentaneamente, il posto di Melisse sarà ricoperto dal vice presidente Salvatore Ercolano.