San Giuseppe Vesuviano, questa mattina l’evento “Artemisia Gentileschi: il coraggio delle donne nell’arte”

Alla vigilia della giornata nazionale contro la violenza sulle donne, l’Istituto ha voluto evidenziare il “coraggio al femminile” da una angolazione particolare, analizzando le opere della celebre artista del Seicento Artemisia Gentileschi

san giuseppe vesuvianoStamane, alle ore 10, a San Giuseppe Vesuviano, presso l’Aula Magna dell’Istituto Einaudi- Giordano si è tenuto l’evento: Artemisia Gentileschi: il coraggio delle donne nell’arte. Alla vigilia della giornata nazionale contro la violenza sulle donne, l’Istituto ha voluto evidenziare il “coraggio al femminile” da una angolazione particolare, analizzando le opere della celebre artista del Seicento Artemisia Gentileschi.

Dopo l’intervento del dirigente scolastico Francesco Conte, che ha fatto gli onori di casa, protagoniste assolute sono state le studentesse, innanzi ad una platea composta soprattutto da ragazzi delle scuole medie. Dopo l’esibizione canora di Angelica Cirillo, che ha magistralmente interpretato la canzone di Mia Martini “Donne”, Tonia Ambrosio, Felisia Luggo, Anna Miranda, Giovanna Lauri, Sara Catapano, Martina Giuliano ed Agnese Butrico hanno dato voce ad Artemisia in persona, che, ha descritto alcune “sue” opere. Tra queste la maggior parte hanno a soggetto donne bibliche, la Maddalena, Susanna, Giuditta, Ester. Donne coraggio del Vecchio e Nuovo Testamento, nelle quali si rilevano i particolari biografici della pittrice.

L’opportunità di conoscere ed approfondire la vita, nonché la violenza subita dall’artista, ed il celebre processo che l’ha vista coinvolta e vincente ha consentito di comprendere il grande valore che l’arte può avere nel contrasto alla violenza, un vero e proprio strumento di denuncia, un’arma potentissima ed immediata da cui evincono i segni che la violenza lascia sulle donne. L’evento si colloca, infatti, all’interno del progetto “Magazine Lab” –laboratorio editoriale sulla legalità-, che ha come referenti la professoressa Autilia Archetti, il professor Goffredo Buglione, Annamaria Giugliano e Salvatore Cozzolino ed è coordinato dalla dottoressa Rosa Bloisi Ruggiero, educatrice ed esperta in scienze criminologiche, con la collaborazione, tra gli altri, del dottor Paolo Trombelli, esperto in scienze criminologiche e socio “Libera, numeri e nomi contro le mafie”.

“L’ intento è quello di individuare e formare una squadra di lavoro, provvedendo alla loro formazione di base in merito alle tecniche di scrittura ed inoltre offrire agli studenti una opportunità per potenziare e stimolare le proprie abilità ed attitudini.” Afferma la Ruggiero che continua, “tutto ciò attraverso la realizzazione, in modo sperimentale, di un blog “intelligente” #IlMondoSiamoNoi, interamente gestito dai ragazzi in cui essi interagiscono attraverso post contenenti riflessioni, video, disegni, appunti, su temi etici, morali e sociali legati alla giustizia come forma di libertà, offrendo loro strumenti che consentono l’acquisizione ed il miglioramento delle abilità linguistiche e la formazione di un giudizio critico senza trascurare la propria impronta identitaria”.

“Oggi il web è una forma di comunicazione tra le più importanti nella nostra società, utilizzarlo in modo intelligente contribuisce ad elevare il livello culturale, a promuovere il senso civico, sviluppando un giudizio critico e stimolando nuovi orizzonti di pensiero” continua l’educatrice, “è attraverso la cultura e l’arte che possono spalancarsi, per gli studenti le porte della comprensione dell’ ”altro” e del “diverso”, tramite il confronto e la meditazione degli argomenti trattati ed elaborati dagli studenti”.

“Il laboratorio analizza in modo sperimentale lo sviluppo insano della persona, attraverso l’analisi della figura del malavitoso da un lato, e dall’altro di personaggi simbolo, soprattutto giornalisti ed artisti che si sono spesi per la legalità, tra i quali spiccano le figure di Giancarlo Siani e Peppino Impastato, nonché uomini di Stato, quali il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa ed i Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” afferma il Trombelli “Il percorso prevede, inoltre, una uscita presso il Castello Mediceo di Ottaviano, che è stato per anni nascondiglio e dimora del boss della camorra Raffaele Cutolo, per consentire agli studenti di comprendere cosa significhi riappropriarsi di un bene confiscato”.

“Se la malavita corrode le ideologie, lacera l’umanità nel suo essere, la cultura, l’arte e la buona informazione sono i mezzi attraverso i quali in maniera incisiva si contribuisce alla crescita morale e spirituale della società” conclude la dottoressa Ruggiero. Al termine dello spettacolo si è esibito il rapper Angelo Devil Autorino, con una canzone da lui composta ed avente a tema la violenza sulle donne.

Giovanni Di Rubba

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