Camorra scatenata a Torre Annunziata: due raid in poche ore

Gli inquirenti non avrebbero dubbi: con l’avvicinarsi del periodo natalizio torna sinistro l’incubo del racket in città

Camorra scatenata a Torre Annunziata: in poche ore due atti intimidatori ai danni di un imprenditore e di un noto commerciante della zona. Procediamo con ordine: la scorsa notte è stata crivellata di colpi l’auto di un grosso esercente ittico in via Oplonti, una traversa a ridosso del centro storico. Almeno 7 i proiettili che hanno danneggiato il veicolo esplosi, secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi, da un giovane a volto coperto che avvicinatosi alla macchina avrebbe aperto il fuoco per poi darsi rapidamente alla fuga.


Il titolare di una ditta di pompe funebri, con sede tra Boscotrecase e Torre Annunziata, si è ritrovato invece sul parabrezza dell’auto parcheggiata nei pressi del porto un proiettile calibro 9×21 avvolto in un foglio di carta macchiato di rosso. Gli inquirenti non avrebbero dubbi: con l’avvicinarsi del periodo natalizio torna sinistro l’incubo del racket in città.

Questa volta a complicare le cose il caos che regnerebbe nell’universo malavitoso oplontino dopo le pesanti condanne subite da esponenti di spicco del clan Gionta già colpito tempo addietro da confische di beni immobili e mobili.

Un duro colpo per il sodalizio criminale creato dal super boss mai pentito Valentino Gionta che potrebbe favorire gli storici rivali Gallo – Cavalieri da tempo alla ricerca dell’occasione giusta per imporsi criminalmente sul territorio. Questa situazione starebbe creando tra i vicoli di Torre grande tensione: armi e uomini, questo l’imperativo categorico che starebbe spingendo i valentini a reclutare nuovi affiliati da preparare per un imminente sconto con gli acerrimi rivali. Il sistema ha sempre temuto particolarmente la capacità offensiva del gruppo di fuoco dei Gionta: killer senza scrupoli a volte “prestati” a clan alleati del vesuviano per compiere i più efferati delitti di camorra.


Boss del calibro di Umberto Onda oggi detenuto con fascicolo personale recitante fine pena mai: questo in seguito alla sentenza emessa dalla I Sezione Penale della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso presentato dai legali di Onda avverso alla condanna della Corte d’Assise di Napoli. Il boss è stato condannato per tre dei sei omicidi commessi tra il 1998 e il 2004 nel corso della sanguinosa guerra di mala contro il sodalizio criminale Limelli-Vangone.

L’interrogativo che adesso circolerebbe negli ambienti malavitosi torresi è: chi prenderà il posto dello spietato Umberto? Un quesito che gli investigatori sperano di risolvere presto al fine di reprimere sul nascere nuove mattanze in città. Radio Mala parlerebbe di giovanissimi dall’indole particolarmente violenta inseriti nelle batterie di fuoco dei Gionta: ragazzi poco più che adolescenti cresciuti nel mito del ras Valentino, pronti a tutto pur di difendere la leadership del proprio casato dall’assalto costante dei Gallo –Cavalieri.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.