L’amministrazione comunale di Pompei ed il Parco Archeologico siglano un accordo per una azione legale congiunta contro lo sfruttamento del nome Pompei da parte del mega centro commerciale Maximall che sta per nascere alle porte della città, sul territorio di Torre Annunziata.
Il primo cittadino della città di Pompei, Pietro Amitrano, si lancia all’attacco sull’uso improprio del “‘marchio” della città in un progetto che non riguarda Pompei e che non insiste sul territorio di Pompei, affermando che questa è “… una speculazione intollerabile, un falso storico e una pubblicità ingannevole. Già si tollera un ennesimo centro commerciale che rischia di mettere in ginocchio l’economia locale, ma pensare che tutto questo si faccia con il nostro nome non lo accetto. Difenderò fino alla fine – conclude Amitrano – la nostra città e il brand che hanno costruito e imposto, con il loro lavoro, anche i nostri imprenditori”.
Sulla stessa linea di pensiero il direttore generale Massimo Osanna: “Pompei è un brand che in tutto il mondo esprime l’eccellenza di un territorio archeologico, ma anche di tutta la città moderna con il Santuario. Non può confondersi con un marchio commerciale che per di più non garantisce alcun ritorno alla città di Pompei. Nella difesa dell’immagine del territorio siamo assolutamente in linea con il sindaco Amitrano. Congiuntamente muoveremo azioni legali per garantirne la tutela, in nome di una politica comune che il Parco Archeologico e la città moderna sono chiamati sempre a condividere”.
Gli uffici legali dei due Enti si incontreranno in questi giorni per agire, in via cautelare e preventiva per bloccare, anche d’urgenza, lo sfruttamento del nome Pompei attraverso azioni legali appropriate.
Giuseppe Raviotta