Ecco, è il titolo di una canzone di Ligabue, ma per i savoiardi (che non sono nè monarchici nè piemontesi) significa molto se a dirlo è il Presidente Nuzzo.
Oggi Dino Fava Passaro, il giovane quarantunenne, ha piazzato un goal di destro ed un altro di testa e la pratica col San Giorgio è andata in archivio col classico risultato all’inglese 2 – 0. Inoperoso il portiere Pezzella mentre la squadra intera girava con perfetti automatismi, guidata dal metronomo Liccardo, e dalle fasce partivano tante aperture e cross al centro con Di Paola e Caso Naturale.
Potrebbe finire così l’analisi di una gara quasi senza storia, ma bisogna spendere alcune parole per i giovani che sempre di più sono entrati nei meccanismi della squadra.
Altro punto che piace tanto è i richiami che i “veci” danno ai “bocia” (come dicevamo quando c’erano friulani in squadra, oggi diciamo che il Savoia è diventato un cantiere ed una squadra in cui giocano tutti per divertirsi e far divertire.
Mi piace guardare avanti e seguendo il titolo fatto dal Presidente… “Il bello deve ancora venire”, queste parole fanno bene, perchè finalmente s’è presa la strada che ci può portare fuori da questo inferno che è l’Eccellenza.
Sì, ora si vola. Sei punti sulla seconda, Vis Afragolese, e sette punti sulla terza il Casoria, per il momento è tutto… a voi Savoiardi e il “Bianchi alè” sia sempre cantato al Giraud.
Nel frattempo si preannunciano novità, nuovi arrivi in maglia bianca, non si lascia niente all’imponderabile. E sì, quest’anno è un’altra storia.
Ernesto Limito