Dalle prime ore dell’alba, la Squadra Mobile di Napoli con la collaborazione del Commissariato P.S. di Ponticelli sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip su richiesta della DDA nei confronti di 23 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, omicidio, estorsione, detenzione e porto illegale di armi, ricettazione e incendio, con l’aggravante prevista dall’art.7 L.203/91.
Le indagini, coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, hanno consentito di ricostruire l’ascesa del clan De Micco, un tempo costola del clan Cuccaro, che, a decorrere dalla fine del 2012, si è imposto nel quartiere dei Ponticelli quale organizzazione criminale autonoma, dotata di tutte le caratteristiche di un associazione di stampo camorristico, quale la struttura gerarchica, il controllo del territorio, la gestione delle piazze di spaccio e le attività estorsive.
Le indagini hanno consentito di ricostruire il contesto criminale in cui è maturato l’omicidio di Salvatore Solla e il tentato omicidio di Giovanni Ardu , avvenuti il 23 dicembre 2016, individuando i mandanti e gli autori materiali. L’agguato si colloca, come documentato dalle attività investigative, nell’ambito di un contrasto tra il clan De Micco e Salvatore Solla, ex affiliato al clan Sarno, che era intenzionato a gestire autonomamente una piazza di spaccio nel quartiere di Ponticelli, disconoscendo di fatto l’egemonia di predetto clan.
Nel corso dell’articolata attività investigativa sono state sequestrate alcune armi e diverso munizionamento tra cui due pistole mitragliatrici, 1 fucile a canne mozze calibro 12 e una pistola semiautomatica calibro 9. L’operazione si colloca nella politica di bonifica territoriale fortemente voluta dal Ministero dell’Interno e messa in essere con scrupolosa professionalità dalle forze dell’ordine sul territorio di Napoli e dell’hinterland.
Alfonso Maria Liguori