Nel corso di indagini coordinate dalla Procura di Napoli i militari dell’Arma hanno scoperto i motivi dell’agguato e ricostruito l’accaduto a partire da immagini di videosorveglianza. In un video, infatti, viene ripresa tutta la sequenza dell’agguato mortale: dall’attesa dell’obiettivo, come se nulla fosse, in mezzo a molte persone, all’arrivo di su uno scooter Verrano insieme alla moglie incinta e al cane di famiglia, agli spari in rapida successione che hanno causato la morte del 38enne appena giunto in ospedale .
Le indagini avrebbero evidenziato contrasti antichi e mai sopiti rancori tra due nuclei familiari alla base dell’assassinio del 38enne, tra l’altro legati da vincoli di parentela. Dopo l’omicidio Valentinelli si era reso irreperibile. Non si trovava più a casa né da parenti, non frequentava i soliti posti, non incontrava gli amici, si era disfatto del telefonino e aveva addirittura chiuso il proprio profilo Facebook. Insomma intorno a se aveva creato il vuoto. Non si fidava più di nessuno e si spostava continuamente, solo di notte, tra nuovi nascondigli.
Ieri sera i Carabinieri del nucleo Operativo della Compagnia Centro e della Stazione Napoli quartieri Spagnoli lo hanno individuato e bloccato a Capodimonte durante uno spostamento. Quando i militari gli hanno stretto le manette ai polsi era a bordo di una insospettabile utilitaria insieme a 2 donne che lo avevano poco prima prelevato dal giuglianese e che lo avrebbero portato nel centro di Napoli. Durante gli approfondimenti successivi alla cattura è emerso che la sua prossima destinazione sarebbe potuta essere fuori Regione. A casa di una delle accompagnatrici sono state infatti trovate 2 grosse valigie piene di abiti e una grossa somma di denaro, oltre 4000 euro in contanti, con ogni probabilità denaro da impiegare per la latitanza.
Alfonso Maria Liguori