Il 29 Novembre 2017 alle ore 19:00, presso la sala “Lilly Pagano” della biblioteca “Francesco Morlicchio” di Scafati, è stato presentato il libro “La primavera cade a novembre”. Seconda opera narrativa del giornalista, scrittore ed archeologo Angelo Mascolo (segue infatti a ”Il taglio della mezzaluna”), segna l’evoluzione stilistica dello stesso.
“Il libro è scritto da un giovane Uomo” afferma la scrittrice Letizia Vicidomini, soffermandosi sulla cura per i dettagli e le capacità descrittive mostrate dall’autore, calando il lettore nel suggestivo squarcio della Castellammare di Stabia del dopoguerra.
La stessa scelta inerente l’arco temporale è stata una sfida per Angelo Mascolo, che ha voluto parlare di un periodo della Storia italiana troppo spesso dimenticato nei romanzi. Si parla di Boom economico, degli anni che hanno mostrato la vera anima degli Italiani, la forza di ripartire dalle ceneri della seconda guerra mondiale, il piacere di vivere la propria Città senza la paura di essere intercettati dagli squadristi, le proiezioni dei film americani e le sale da ballo.
Purtroppo è anche l’inizio di un periodo cupo, con il contrabbando di sigarette ed i primi passi di una Camorra che non ci ha più lasciati in pace, un decennio che lascia spazio all’ambientazione di un poliziesco che si intreccia con un dramma familiare. Questo e non solo nelle vicende che riguardano il protagonista dell’opera, il commissario Vito Annone.
A presentare il libro, leggendo passi scelti e riflettendo sui temi trattati, la dottoressa Maria Benevento (direttrice della biblioteca di Scafati) e Jessica Cesarano dell’associazione Cittadinanzattiva.
Giuseppe Raviotta