Raccontare Scafati dalla storia dei canarini

Si può raccontare la storia di una città parlando della sua squadra di calcio? Alla domanda ha provato a dare una risposta, in occasione della XII edizione di “Raccontare Scafati, Biblioteca custode della Storia” presso la biblioteca Morlicchio di Scafati, Pasquale Formisano, addetto stampa della Scafatese Calcio 1922.

Il calcio è uno sport di squadra, dove l’estro e l’abilità del singolo giocatore vanno relazionati con il feeling tra compagni. Un fenomeno sociale capace di coinvolgere miliardi di persone. Un gioco che smette di essere un semplice gioco e diventa qualcosa di più. La Scafatese, squadra calcistica della città di Scafati, c’è stata durante il ventennio fascista, durante la guerra, dopo il secondo conflitto mondiale(indimenticabile la battuta di Totò), c’è stata negli anni della ripresa, in quelli della crisi e ci sarà quando la crisi sarà un triste ricordo.

L’evento, ”Scafatese 1922:Racconti e testimonianze” è stato introdotto dalla direttrice della biblioteca Maria Benevento, animato dal maestro Pasquale Cesarano ed incentrato sui documenti e sulle testimonianze raccolte da Guglielmo Formisano, dirigente scolastico della scuola secondaria di primo grado statale ”Martiri d’Ungheria” già autore del libro”Emozioni in Rete – Storia Fotografica della Scafatese”.

Tanti i tifosi, ex giocatori e dirigenti dei ”canarini”presenti alla manifestazione, tra gli ospiti intervenuti anche Vincenzo Cesarano, presidente della “Scafatese Calcio 1922”.
Nell’occasione il docente del liceo scientifico “Renato Caccioppoli”, Giovanni Cirillo, ha riproposto alcuni racconti tratti dal libro di Formisano, facendo rivivere decenni della storia calcistica legata alla comunità.

Giuseppe Raviotta

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