Uccise e bruciò il corpo di un tunisino: arrestato a Napoli Salvatore Sembianza

La vittima, ritenuta autore di una violenza sessuale ai danni di un minore, fu attirata dal Sembianza presso un’abitazione nel quartiere partenopeo di Poggioreale

castellammareNella giornata di ieri personale della Squadra Mobile ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Salvatore Sembianza, con precedenti penali e di polizia, ritenuto responsabile di omicidio, porto e detenzione di arma da fuoco, distruzione e soppressione di cadavere.




Sembianza , già detenuto per altra causa, è ritenuto responsabile, in concorso con un esponente del clan Mazzarella, attualmente collaboratore di giustizia, dell’omicidio del cittadino tunisino Chafai AbdelmadiJ, assassinato a colpi d’arma da fuoco a Napoli nel giugno 2015. Le indagini, coordinate dalla locale Direzione Investigativa Antimafia, corroborate dalle dichiarazioni del citato collaboratore, hanno consentito di ricostruire la dinamica, il movente e le modalità esecutive del fatto di sangue.

La vittima, ritenuta autore di una violenza sessuale ai danni di un minore, fu attirata dal Sembianza presso un’abitazione nel quartiere partenopeo di Poggioreale; lì il collaboratore esplose due colpi di arma da fuoco alla tempia del cittadino tunisino. I predetti, accertata la morte del Chafai, ne occultarono il cadavere in una busta, bruciandolo ed abbandonandolo in un discarica di San Pietro a Patierno . Il corpo venne rinvenuto la mattina dell’8 giugno 2015 da personale dell’Arma dei Carabinieri.




L’omicidio del cittadino tunisino si inquadra nelle dinamiche criminali, in continua evoluzione, della zona di Piazza Mercato e delle Case Nuove. Un successo che testimonia la professionalità e la conoscenza del materiale umano delle forze dell’ordine sul territorio , con particolare riferimento agli 007 della Polizia e della Benemerita.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.