Al 63enne, che si stava recando in compagnia della moglie a Pompei per visitare gli Scavi, sono stati sottratti soldi, carte di credito e passaporti. Singolare la dichiarazione di Sterling resa ai media subito dopo l’accaduto : “In Texas giro con la pistola, in Italia invece non è consentito, ma qui mi sentirei a mio agio . Di Napoli conosco il passato e l’immondizia”.
Fortunatamente , se così si può dire , almeno lo scrittore statunitense è rimasto molto affascinato dalla visita agli Scavi: “Pompei è simbolo – ha precisato Sterling – di distruzione e rigenerazione, proprio come la gente del Sud. D’altronde qui la terra trema ma le persone continuano ad abitarla da migliaia di anni, dopo la catastrofe sono capaci di rialzarsi. La stessa risposta arriverà anche dalle compagnie di tecnologia”.
Ennesima riprova dell’emergenza sicurezza in città e nell’hinterland ( come se ce ne fosse ancora bisogno) a cui le istituzioni ad oggi hanno risposto presidiando, spesso in modo discutibile , il territorio con unità dell’esercito e forze dell’ordine. Lo ripeteremo all’infinito nella speranza che un giorno qualche addetto ai lavori presti attenzione alle nostre parole : senza adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione i risultati nella lotta alla criminalità saranno sempre mediocri.
Un mare di gente vive di questo pane , abbandonata in ghetti di cemento monocolore dove per troppo tempo lo Stato è stato latitante. Inutile nascondersi dietro il dito e negare l’evidenza : le responsabilità politico-istituzionali sono rilevanti tanto quanto l’indifferenza della società civile nei confronti di fasce comunitarie considerate di serie C. Perifrasando Eduardo De Filippo potremmo dire che la nottata a Napoli non passa mai , quasi un’eclissi perenne di civiltà e legalità costata agli onesti contribuenti partenopei un prezzo altissimo in termine di immagine e credibilità.
Alfonso Maria Liguori