Al Teatro Politeama di Napoli “La cantata dei pastori” con Peppe Barra

La trama, nota a tutti, narra del viaggio di Maria e Giuseppe, genitori in attesa del nascituro Dio, verso Betlemme e delle macchinazioni tessute da Satana

Al Teatro Politeama di Napoli, dal 14 al 19 dicembre, rispettando una tradizione natalizia, Peppe Barra riprende lo spettacolo “La cantata dei pastori”, di cui è interprete e regista. E’ un testo religioso, scritto da Andrea Perrucci, adattato da un antico copione del 1600; con questo lavoro, il pubblico napoletano entra così nel vero tempo di festa per la natività di Gesù Cristo.




La trama, nota a tutti, narra del viaggio di Maria e Giuseppe, genitori in attesa del nascituro Dio, verso Betlemme e delle macchinazioni tessute da Satana per impedire l’evento che fu la salvezza dell’intera Umanità, come scrive il vangelo.

Logicamente un lavoro del genere fu più volte rivisto, e ne nacquero numerose riedizioni con la introduzione di due protagonisti, quali Razzullo (di cui è interprete Barra) e Sarchiapone, due tipi che hanno dato il titolo alla versione originale: Razzullo è uno scrivano sempre affamato, in viaggio per la Palestina per il Censimento, mentre Sarchiapone è un barbiere, in fuga per aver commesso degli omicidi; i due si troveranno a difendere la divina coppia.




Alla fine i diavoli vengono sconfitti dagli angeli, anch’essi protagonisti, ed il pubblico assiste all’omaggio dei pastori al Bambino nato nella grotta di Betlemme. Con il tempo, il tono dell’opera ha deviato sempre più verso il comico e il profano, tanto che nel 1889 la sua rappresentazione fu sospesa e solo successivamente ripresa fino ai nostri giorni.

Federico Orsini



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