Due boati hanno fatto sobbalzare i residenti nella provincia di Napoli, rispettivamente ad Afragola e a Torre Annunziata . In entrambe le circostanze auto in sosta esplose e tanta paura tra i residenti . Sarebbero però diverse le dinamiche che avrebbero portato alle 2 esplosioni. Secondo alcune testimonianze l’episodio accaduto ad Afragola sarebbe stato causato da una perdita di gas all’interno di un’autovettura che si trovava parcheggiata in un capannone lungo corso Garibaldi.
Un incidente causato con molta probabilità dalla scarsa manutenzione dell’impianto Gpl montato sul mezzo. L’esplosione di Torre Annunziata è invece avvenuta in via Settetermini : gli inquirenti non escludono che si possa trattare di un atto intimidatorio o di un avvertimento nei confronti di qualche pregiudicato della zona . Secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi non si escluderebbe infatti che la detonazione possa essere stata provocata intenzionalmente da alcuni individui che avrebbero cosparso benzina sul mezzo .
Svegliata dal boato anche la proprietaria della vettura, una 38enne. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e le forze dell’ordine che starebbero indagando sul caso senza escludere alcuna pista. Le precedenti stese e gli atti intimidatori registrati a Torre Annunziata negli ultimi tempi lascerebbero poco spazio ai dubbi : con drammatica precisione l’ombra del racket si starebbe abbattendo sulla comunità oplontina in occasione del periodo di fine d’anno.
Tra conferme e smentite dettate ovviamente dal timore di ritorsioni da parte dei clan attivi su Torre Annunziata commercianti e imprenditori starebbero attraversando un periodo estremamente complesso: da un lato la forte pressione fiscale e la recessione in atto a livello nazionale , dall’altro lo spettro di una camorra che sembra inarrestabile nonostante i continui arresti e i sequestri eccellenti di beni immobili e mobili che avrebbero almeno sulla carta dovuto ridimensionare i gruppi criminali del posto. Della serie : ancora una volta i tamburi della camorra suonano sinistri all’interno della comunità oplontina.
Alfonso Maria Liguori