Torre Annunziata, triangolare di calcio in memoria di Giuseppe Veropalumbo

Carmela Sermino: "Un’occasione per stare insieme, per credere in un domani migliore a dieci anni dall’assurda morte di mio marito Peppe"

Il 19 dicembre prossimo alle ore 9,30 circa si terrà presso lo stadio “Giraud” di Torre Annunziata, promosso dall’Associazione “Giuseppe Veropalumbo” con il patrocinio del Comune di Torre Annunziata , un triangolare di calcio in occasione del decennale della morte di “ Giuseppe Veropalumbo”, carrozziere oplontino ucciso da un proiettile vagante la sera del 31 dicembre 2007 (ad oggi resta sconosciuto il responsabile) mentre si trovava seduto a tavola di casa sua per festeggiare il capodanno in famiglia.




In campo le formazioni del Savoia, dell’Afro Napoli e dell’ Ordine dei Giornalisti in una manifestazione dall’alto contenuto sociale come precisa Carmela Sermino, vedova di Giuseppe Veropalumbo : “Scuole, cittadini, giovani, vecchie glorie del Savoia tutti insieme per testimoniare solidarietà alle famiglie delle vittime innocenti di camorra in nome della legalità e della giustizia. Un’occasione per stare insieme , per credere in un domani migliore a dieci anni dall’assurda morte di mio marito Peppe.

Il mio pensiero va a tutte le persone che come me si sono trovate a vivere un incubo tanto spaventoso, ai disagi e alle difficoltà di chi è stato privato di un affetto insostituibile dalla mano cinica della camorra che non conosce pietà alcuna. Dallo stadio “Giraud” vogliamo lanciare un messaggio di speranza alle nuove leve torresi, ai giovani che erediteranno questi luoghi, ricchi di storica e cultura, troppe volte macchiati da vicende legate al crimine organizzato e alla prevaricazione violenta”.




Sermino non nasconde profonda commozione per un evento dedicato non solo alla memoria di Giuseppe Veropalumbo ma a tutte le vittime innocenti delle mafie : “ Ognuno di noi – ha precisato Sermino – deve offrire il proprio umile contributo alla causa dimostrando come la società civile sia sempre viva e pronta ad andare incontro alle esigenze di chi versa in difficoltà. Speranza contro rassegnazione, voglia di fare contro fatalismo rinunciatario, in una continua sensibilizzazione “alla vita” all’interno di contesti dove ancora si tende “alla morte”, ovvero all’acquisizione di modelli comportamentali mafiosi.

In memoria di tutte le vittime innocenti di camorra vogliamo gridare forte ancora una volta il nostro slogan : “ Non siamo come voi”, crediamo nella giustizia e siamo pronti a qualsiasi sacrificio per salvare i nostri giovani dalla strada. Avanti tutta quindi, nel sano associazionismo, nello sport e in qualsiasi altra forma di costruttiva interazione che abbia come principale finalità la tutela dei più deboli, dei più colpiti. Persone che non devono mai più sentirsi sole, abbandonate da tutti dopo essere state ingiustamente colpite dalla camorra”.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.