Torre Annunziata, emergenza sicurezza e camorra: l’operato del sindaco Vincenzo Ascione

Sicuramente il primo cittadino oplontino Vincenzo Ascione è ben conscio della realtà che lo circonda e saprà esporsi, nel limite delle competenze specifiche e dei ruoli, per il bene della città

crollo Ascione Torre AnnunziataPrimo giro di boa per l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Ascione: ombre e luci all’interno di un paese che si trova ancora a fare i conti con la camorra. Gli ultimi attentati intimidatori ai danni di imprenditori e commercianti del luogo lasciano poco spazio ad una positiva interpretazione dei fatti.




Colpiti duramente da arresti eccellenti e confische di beni, immobili e mobili, i “valentini”, lo storico sodalizio criminale creato dal padrino Valentino Gionta, mai pentito e detenuto dal 2007 nel carcere di Novara al 41 bis, potrebbero agire con particolare violenza pur di far “cassa” in tempi utili. Nonostante la condanna e il fascicolo giudiziario che recita “fine pena mai” Valentino Gionta resta il leader assoluto sotto il profilo criminale di Torre Annunziata.

Una situazione oltremodo complessa che vede contrapposti i Gallo-Cavalieri, asse potente della camorra che conta, ai “valentini” per il controllo degli affari illeciti sul territorio. Soprattutto nel periodo di fine anno il problema camorra si riacutizza a Napoli e in provincia con le continue richieste estorsive per far fronte alle necessità degli affiliati e delle famiglie dei detenuti. In tal senso in una realtà che vanta tradizioni storico – culturali celeberrime ma che da sempre paga lo scotto di una massiccia presenza criminale il ruolo del primo cittadino appare determinante.




Al sindaco Ascione il compito di essere vicino ai cittadini, soprattutto ai commercianti, attraverso attività sul territorio che non facciano sentire solo chi è maggiormente esposto alle insidie della strada, di collaborare con le forze dell’ordine potenziando l’efficienza della polizia locale e favorendo le associazioni locali impegnate nella difesa della legalità e del vivere civile.

L’emergenza sicurezza che ancora opprime molte realtà vesuviane impone ai sindaci il massimo rigore nell’ottimizzare risorse pubbliche contro un cancro sociale che va combattuto investendo innanzitutto sulla prevenzione, garantendo adeguata scolarizzazione e occupazione. Sicuramente il primo cittadino oplontino Vincenzo Ascione è ben conscio della realtà che lo circonda e saprà esporsi, nel limite delle competenze specifiche e dei ruoli, per il bene della città avendo l’onore di rappresentarla pubblicamente.




Sono in tanti a guardare con curiosità all’operato del buon Ascione: persona per bene e profondo conoscitore dell’humus locale ci auguriamo che il sindaco di Torre Annunziata faccia onore alla fascia tricolore che contraddistingue il proprio ruolo mostrando agli agguerriti clan torresi come il governo locale possa divenire oasi sicura per chi non si arrende alla prevaricazione violenta del sistema.

Alfonso Maria Liguori



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