Castellammare, estorsioni in Fincantieri: tre operai condannati, due assolti

A questi si aggiunge anche la condanna (arrivata nel mese di agosto) di Nicola Tramparulo che dovrà scontare 4 anni e mezzo di reclusione

fincantieriSi è concluso il processo di primo grado contro cinque operai (e sindacalisti) dell’indotto di Fincantieri di Castellammare accusati di estorsione. Nella giornata di ieri, il Tribunale di Torre Annunziata ha condannato tre delle cinque tute blu indagate: Francesco Amoruso dovrà scontare 3 anni e 4 mesi; Catello Schettino 3 anni e 5 mesi; Catello Scarpato sei mesi (con pena sospesa). Sono stati invece assolti da tutte le accuse Antonio Vollono (sindacalista) e Ferdinando Scarpato.

A questi si aggiunge anche la condanna (arrivata nel mese di agosto) di Nicola Tramparulo che dovrà scontare 4 anni e mezzo di reclusione. Dopo circa due anni, quindi, il Tribunale di Torre Annunziata ha concluso la prima fase del processo con la condanna di quattro esponenti di Fincantieri che avrebbero manipolato le assunzioni all’interno dell’indotto di Castellammare.

Le indagini raggiunsero l’apice quando nel 2015 la Procura oplontina ordinò gli arresti di ben sei lavoratori tra operai e sindacati. Secondo quanto si ricostruì, costoro minacciavano i dirigenti dell’azienda per convincerli ad assumere persone raccomandate o propri familiari. Un sistema che andava avanti per diversi anni e che è stato prontamente scoperto dalle forze dell’ordine che hanno tratto in arresto sei presunti colpevoli. Tra questi, solamente Antonio Vollono e Ferdinando Scarpato sono riusciti a dimostrare la loro innocenza mentre per gli altri, in primo grado, sono arrivate severe condanne.

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