Era arrivato da qualche ora in Campania per delle udienze in programma la prossima settimana nel Tribunale di Salerno. Era all’interno della sua cella quando è stato aggredito da altri detenuti per motivi ancora da accertare. E’ il caso che ha visto protagonista il boss del clan Cesarano, molto conosciuto in città, che normalmente è detenuto all’interno di un carcere siciliano. Indagano sul caso le forze dell’ordine che sono alla ricerca dei mandanti del raid punitivo.
La polizia penitenziaria non è riuscita a mantenere separati i detenuti che così hanno tentato di farsi giustizia da soli. Quello che preoccupa maggiormente gli inquirenti è che ad essere aggredito è stato l’ex reggente del clan Cesarano, una persona di spicco negli ambienti criminali nella città di Castellammare. Chi si è mosso lo ha fatto per un ragione ben precisa: probabilmente un segnale per chi al momento è al comando della cosca di Ponte Persica.
Pochi giorni fa il suicidio Guerriero
L’aggressione al boss dei Cesarano arriva a poche ore di distanza dal suicidio del boss dei D’Alessandro, Vincenzo Guerriero. Le forze dell’ordine sono a lavoro per individuare elementi in comune tra i due casi che si sono realizzati entrambi all’interno di un carcere. Sul caso del boss dei Cesarano, comunque, c’è ancora molto riservo: nessuno si sbilancia prima di conoscere tutti i dettagli dell’episodio.