Castellammare, Cimmino: “Fincantieri? Noi chiediamo solo lavoro. Vogliamo risposte chiare”

"Siamo qui a chiederci chi in realtà sta programmando il futuro del nostro cantiere e dove"

Nel corso di un incontro che si è tenuto questa mattina al Palazzetto del Mare, incentrato particolarmente sul Fincantieri, il consigliere comunale Gaetano Cimmino ha illustrato ai presenti le sue idee in merito all’indotto storico di Castellammare. Il convegno è stato organizzato dalle associazioni Stabia Rialzati e Percastellammare ed ha visto la partecipazione anche del sindaco Antonio Pannullo.

“Mi sarei aspettato un evento più partecipato – spiega Cimmino -. Ho espresso concetti chiari che credo abbiano raggiunto i cittadini. Quando parliamo di Fincantieri da un lato abbiamo lo stabilimento di Castellammare di Stabia sempre in attesa di commesse e di novità circa la realizzazione del bacino di costruzione; dall’altra abbiamo una società madre che appare solida e florida, capace di fare investimenti importantissimi e strategici negli Stati Uniti, in Canada, in Cina, in Francia come nel caso divenuto celebre dell’acquisizione di Stx”.

“Perché non è possibile avere chiarezza e certezza sul futuro? La Regione Campania – continua – che dovrebbe supervisionare e partecipare a questi processi risulta assente: Vincenzo De Luca riesce a riportare solo stralci di dialoghi nei quali un giorno si assicurano 10 anni di lavoro, un altro giorno il bacino è solo un #miraggio perché c’è già quello di Gioia Tauro dopo un grosso investimento, un altro ancora siamo destinati a produrre “solo” traghetti piccoli e medi”.

“Siamo qui a chiederci chi in realtà sta programmando il futuro del nostro cantiere e dove. Castellammare è completamente assente nei tavoli che contano e lo stabilimento stabiese sembra essere solo un peso per Fincantieri. Insomma, siamo qui a chiederci qual è il destino per lo stabilimento di Castellammare anche se quel futuro, che ci siamo guadagnati nave dopo nave, lamiera dopo lamiera, dovrebbe essere certo, incontrovertibile e riassumibile con una sola parola: lavoro” conclude Cimmino.

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