“Mi sarei aspettato un evento più partecipato – spiega Cimmino -. Ho espresso concetti chiari che credo abbiano raggiunto i cittadini. Quando parliamo di Fincantieri da un lato abbiamo lo stabilimento di Castellammare di Stabia sempre in attesa di commesse e di novità circa la realizzazione del bacino di costruzione; dall’altra abbiamo una società madre che appare solida e florida, capace di fare investimenti importantissimi e strategici negli Stati Uniti, in Canada, in Cina, in Francia come nel caso divenuto celebre dell’acquisizione di Stx”.
“Perché non è possibile avere chiarezza e certezza sul futuro? La Regione Campania – continua – che dovrebbe supervisionare e partecipare a questi processi risulta assente: Vincenzo De Luca riesce a riportare solo stralci di dialoghi nei quali un giorno si assicurano 10 anni di lavoro, un altro giorno il bacino è solo un #miraggio perché c’è già quello di Gioia Tauro dopo un grosso investimento, un altro ancora siamo destinati a produrre “solo” traghetti piccoli e medi”.
“Siamo qui a chiederci chi in realtà sta programmando il futuro del nostro cantiere e dove. Castellammare è completamente assente nei tavoli che contano e lo stabilimento stabiese sembra essere solo un peso per Fincantieri. Insomma, siamo qui a chiederci qual è il destino per lo stabilimento di Castellammare anche se quel futuro, che ci siamo guadagnati nave dopo nave, lamiera dopo lamiera, dovrebbe essere certo, incontrovertibile e riassumibile con una sola parola: lavoro” conclude Cimmino.