Lunedì 18 dicembre sciopero generale dell’ edilizia. Cgil ,Cisl e Uil con i lavoratori edili provenienti dalla Campania, Basilicata, Puglia, Calabria si riuniranno per un corteo che si snoderà da Piazza Garibaldi fino a Piazza Matteotti.
Interverrà il Segretario Generale FILCA CISL Franco Turri. Per l’attesa manifestazione è prevista un’affluenza di oltre 3000 persone. Contemporaneamente questa delicata sensibilizzazione sociale interesserà Torino, Roma, Cagliari, Palermo e Padova .“ Un appuntamento importante – ha commentato il dirigente CISL Massimo Sannino – per le forze sociali chiamate oggi a tutelare i diritti dei lavoratori edili che a giusta ragione invocano il rinnovo del contratto nazionale dell’edilizia scaduto oramai da 18 mesi e che interessa un milione e mezzo di addetti.
Tra le richieste che gli edili di Cgil Cisl e Uil porteranno in piazza oltre gli aumenti salariali in linea con gli altri settori la difesa e la riforma delle Casse Edili a tutela di tutti i lavoratori, piu’ sicurezza sui posti di lavoro, lotta al lavoro nero e a favore delle imprese virtuose contro la concorrenza sleale e il dumping”. Ercolanese DOC il dirigente CISL Massimo Sannino rappresenta una concreta risorsa per chi si affida al sindacato quale sostegno nel sempre più difficili dialogo con le imprese. Un compito di mediazione che richiede professionalità, tempismo e spesso estrema elasticità nel trovare un compromesso che da un lato salvaguardi il lavoratore e dall’altro consenta alla controparte di mantenere sempre un dialogo costruttivo e mai distruttivo con le forze sociali.
“ Il dialogo – ha continuato Sannino – tra le parti : questo il fulcro sul quale far ruotare un connubio ideale tra le forze in campo che deve guardare con attenzione non solo all’attuale condizione degli operatori edili ma anche al futuro, alla qualità lavorativa delle nuove leve, di chi erediterà questa nostra società. Parliamo di un settore lavorativo estremamente delicato , in molti casi ancora afflitto da violazioni palesi delle normative vigenti in materia di sicurezza e continuamente messo a dura prova dal mercato nero. Non c’è percorso rinnovativo che non presenti ostacoli, bonifica che non comporti sacrifici, ambito traguardo che non si raggiunga con estenuanti sforzi.
Un dato però sia chiaro : non rinnegheremo mai la nostra funzione sociale che rappresenta una conquista di questa Repubblica sotto il profilo sia civile che culturale offendo il massimo contributo alla causa in un momento particolarmente complesso sul fronte occupazionale quale quello attraversato dal nostro Paese”.
Alfonso Maria Liguori