Saranno circa 70 i migranti che arriveranno a Torre Annunziata per la firma al protocollo d’intesa sull’accoglienza. Tra le città campane che stamane, al Maschio Angioino di Napoli, alla presenza del Ministro dell’Interno Marco Minniti, hanno stretto l’accordo, c’era anche il comune oplontino, rappresentato dal sindaco Vincenzo Ascione.
Gli immigrati potranno svolgere lavori socialmente utili, anche alla Reggia di Caserta, agli Scavi di Pompei. L’obiettivo è «l’integrazione. Una sempre più forte accoglienza diffusa ci permetterà di superare i grandi centri di accoglienza», ha commentato il capo del dicastero.
«Sono 265 su 550 sindaci della Regione ad aver aderito. – ha spiegato il prefetto partenopeo Carmela Pagano – Abbiamo 402 Cas – Centri di accoglienza straordinaria – e solo 79 Sprar – il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati –, va trasformata l’accoglienza straordinaria in ordinaria».
«Abbiamo apprezzato – ha dichiarato il presidente di Anci Campania Domenico Tuccillo – che nel protocollo venissero inseriti due punti per noi molto importanti. Anzitutto la clausola di salvaguardia che fissa limiti ben precisi all’attivazione di ulteriori forme di accoglienza per i comuni che aderiscono, escludendo quelli che abbiano raggiunto la copertura del 50% dei posti previsti dal piano ministero dell’Interno-Anci. Era ed è una questione di equità tra amministrazioni». Proprio in base a tale codicillo Torre Annunziata non dovrà ospitare 137 migranti, ma la metà. Palazzo Criscuolo dovrebbe ricevere un contributo economico dal ministero, oltre che di altre agevolazioni, per l’assunzione di assistenti sociali. Una cooperativa, invece, dovrà trovare i luoghi adatti alla ricezione.