Torre Annunziata, nuove cisterne di gasolio nel porto: “Una sceneggiata”

Da Oscar l’entrata in scena della consigliera di maggioranza che, arrivata in aula in ritardo, è stata bacchettata dal regista Vincenzo Ascione perché ormai l’assemblea era sciolta

Una sceneggiata quella che si è vista ieri, martedì 19, nell’Aula consiliare di Torre Annunziata. E’ il j’accuse degli attivisti 5 stelle oplontini che hanno assistito alla seduta straordinaria che aveva ad oggetto l’“annullamento in autotutela dei provvedimenti autorizzativi rilasciati alla Isecold s.p.a”. Il nocciolo della questione sono le due nuove cisterne di idrocarburi previste nell’area portuale che si aggiungeranno alle sette già esistenti. Il 23 novembre la commissione paesaggistica si era dichiarata non favorevole all’opera. Mercoledì 29 la commissione ai lavori pubblici non aveva ricevuto i chiarimenti richiesti sulla vicenda di interesse pubblico primario. Così si è arrivati alla convocazione di ieri.




«Alle ore 10 – denunciano i grillini – il segretario generale ha verificato i numeri per validare o meno l’assemblea». Dodici i presenti, ma il numero legale è di tredici. Nel frattempo tutte le opposizioni erano fuori in attesa dell’“appello”. Qualche istante e il funzionario ha dichiarato sciolta l’assise per mancanza dei numeri. «Una rappresentazione teatrale orchestrata dal regista Vincenzo Ascione in perfetta continuità con l’amministratore Starita. Altro che discontinuità e rispetto della democrazia! Inoltre i cittadini sanno tutto a cose fatte.

Da Oscar l’entrata in scena della consigliera di maggioranza che, arrivata in aula in ritardo, è stata bacchettata dal regista perché ormai l’assemblea era sciolta. L’ipocrisia di questa maggioranza è senza vergogna. Se ci fosse stata la possibilità di vedere in diretta ciò che accadeva – così come abbiamo chiesto ormai da sei mesi – forse il copione sarebbe cambiato».




Poi ai presenti, maggioranza e opposizione, è stato consegnato un dossier sull’inquinamento delle falde acquifere superficiali da tetracloroetilene certificato dall’Arpac. L’agenzia regionale ha riscontrato nell’area di ampliamento delle cisterne la sussistenza della sostanza classificata dallo IARC (International Agency for Research on Cancer) Gruppo I, certamente cancerogena per l’uomo.

«E’possibile prevedere un maggiore carico inquinante in un’area già fortemente compromessa, sebbene prescrivendo una bonifica? – si chiede Orfeo Mazzella, membro dell’Associazione Medici per l’Ambiente (Isde) e attivista cinquestelle – Il monitoraggio, solo biennale, è sufficiente a garantire condizioni di sicurezza ambientale delle acque di superficie?». «Numerosi sono gli studi epidemiologici che – si legge nella nota Isde – hanno permesso di correlare l’insorgenza di tumori ai reni, al fegato, all’utero, alla pelle e al cervello con l’esposizione cronica al tetracloroetilene».




«Dove erano tutti quando il nostro territorio – vedi anche aree delle sette Scogliere e Stagnone ora poste sotto sequestro per discarica abusiva e disastro ambientale – era stuprato? Il nostro gruppo politico e alcuni Comitati almeno hanno avuto il coraggio di denunciare questo stato di abbandono. Lo stesso sindaco quando mai ha manifestato nella concretezza degli atti anche formali – un solo gesto di cura per il nostro territorio?
Cosa accadrà adesso? Tutto resterà com’è. Le cisterne si faranno e pure la seconda foce del Sarno. Ma allora Torre sarà segnata per sempre in un declino senza più fine».

 

Roberta Miele

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