Giovane aggredito a Napoli, Sermino: “Blindare la città non basta”

"Lo Stato, la Giustizia farà inesorabilmente il suo corso colpendo con fermezza chi si macchia di crimini tanto orrendi”

“In qualità prima di mamma, poi di assessore presso la III Municipalità del Comune di Napoli e attivista per i diritti dei familiari delle vittimi innocenti di camorra, esprimo piena solidarietà alla famiglia di Arturo, il giovane studente colpito con efferata violenza giorni fa da 4 delinquenti durante un tentativo di rapina”.




Così Carmela Sermino in merito ad un episodio che evidenzia, come se ce ne fosse ancora bisogno, l’emergenza sicurezza in una città dove ormai furti, scippi , rapine e stese sono all’ordine del giorno. “Il problema è oltremodo complesso – ha precisato Sermino – e compromette il vissuto di migliaia di onesti cittadini. E’ impensabile che genitori debbano vivere in ansia ogni volta che i propri figli si recano a scuola o escono con gli amici perché terrorizzati da quello che potrebbe capitargli.

Napoli è una terra di cultura e civiltà non di violenza: purtroppo inadeguata scolarizzazione, mancanza di occupazione e assenza di sani punti di aggregazione continuano a compromettere fortemente il rinnovamento della capitale del Mediterraneo. La vita è sacra ma per certa gentaglia vale meno di un cellulare: a questi balordi, gente senza onore, dico di non illudersi, di non credere di farla franca. Lo Stato, la Giustizia farà inesorabilmente il suo corso colpendo con fermezza chi si macchia di crimini tanto orrendi”.




Sermino sottolinea poi l’importanza di investire nella prevenzione e in una sempre maggiore comunicazione tra istituzioni e cittadini, con particolare riferimento ai giovani: “Blindare la città riempiendo le strade di agenti non basta se parallelamente poi non si da il via a campagne di prevenzione che nelle scuole, associazioni e per le strade arrivino a tutti i giovani partenopei, inculcando loro sani principi e offrendo concrete speranze sulle quali costruire un domani migliore. In tal senso scolarizzazione e occupazione sono le fondamenta sulle quali far crescere un membro della società civile degno di tale appellativo.

Per raggiungere tali obiettivi, ognuno nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche, occorre agire in sinergia con le forze in campo senza scadere in attacchi sterili e questioni partitiche che poco o nulla hanno a che fare con le sacro sante rivendicazioni degli onesti partenopei. Napoli è viva e popolata nella stragrande maggioranza da persone per bene. Chiediamo al Governo Centrale un impegno maggiore per contrastare ogni forma di violenza lanciando nel contempo un appello ai nostri ragazzi: “Guagliù allontanatevi dalla morte, fisica e morale, che il sistema vi propone per abbracciare “la vita” di un modello esistenziale onesto costellato di soddisfazioni che valgono più di qualsiasi orologio griffato o auto di lusso”.

Alfonso Maria Liguori



Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteNapoli, 17 coltellate per un cellulare: 4 criminali contro un 17enne
SuccessivoTorre Annunziata, migranti: «sarà una cooperativa ad accoglierli»
Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.