Scafati, Domenico Casciello: “La città è crollata in soli 12 mesi”

“Mi preoccupa - ha ribadito l’ex consigliere - questo vocio sulla possibilità che la dottoressa Basilicata possa essere allontanata da quella stessa politica che ha voluto la commissione di accesso presso il nostro comune"

Scafati è una città complessa, gli scafatesi una comunità eterogenea dalle molteplici esigenze. Sull’attuale situazione amministrativa e sulle recenti possibilità di trasferimento di uno dei commissari prefettizi è intervenuto l’ex consigliere comunale Domenico Casciello.
A detta di Casciello ”Scafati è crollata in soli 12 mesi, sprofondando per i servizi che era capace di offrire per le politiche sociali. Venendo meno nella gestione dell’ordinaria amministrazione, nella realizzazione di opere pubbliche, negli incentivi alla cultura ed eliminando i grandi eventi”.




Nell’ultimo anno la città è stata amministrata a mezzo di una commissione straordinaria, presieduta dalla dottoressa Basilicata e coadiuvata da supervisori. Secondo Casciello il lavoro che gli attuali “gestori amministrativi” avrebbero dovuto svolgere era ripristinare la legalità ma “hanno invece messo in campo procedure amministrative conosciute e sperimentate forse solo per Scafati come la gestione Piano parcheggi, le nomine Cda Acse, la nomina segretaria comunale, mancata approvazione del Peg, revoche incomprensibili di gare o bandi pubblici, revoca e nomina di avvocati contaminati da esperienze in comuni sciolti o con contenziosi in atto.“

“Come è possibile che prima, gli stessi funzionari di oggi, consentivano che la città fosse pulita, che le opere pubbliche fossero inaugurate, che le politiche sociali fossero le più organizzate della Campania, che la cultura fosse un appuntamento costante e i grandi eventi il momento attrattivo per Scafati?”.




“Mi preoccupa-ha ribadito l’ex consigliere-questo vocio sulla possibilità che la dottoressa Basilicata possa essere allontanata da quella stessa politica che ha voluto la commissione di accesso presso il nostro comune. Sono preoccupato soprattutto del potere e le ingerenze della politica romana che, alimentata dall’odio e l’invidia di piccoli personaggi locali, cerchi oggi di trovare un capro espiatorio per i fallimenti politici.” Il clima politico rimane quindi infiammato a Scafati, e la campagna elettorale alle prossime elezioni amministrative(seppur lontane) si prospetta dai toni accesi.

Giuseppe Raviotta



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