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Maxi-rissa e feriti extracomunitari in pieno centro: sabato sera di fuoco a Striano

Continuano senza sosta le risse tra gli extracomunitari nei comuni della valle del Sarno. Dopo gli episodi di qualche giorno fa, che hanno provocato la morte di due marocchini in via Pietro Falciani a Sarno, l’attenzione si è spostata su Striano, la ridente cittadina al confine tra l’agro sarnese e il vesuviano.

Ieri sera, in un sabato qualunque, in pieno centro storico, si è scatenata una rissa tra alcuni extracomunitari. Secondo alcune testimonianze diverse persone hanno abbandonato frettolosamente via Garibaldi, la strada interessata dal litigio. Una persona è rimasta ferita in maniera grave anche se non sarebbe in pericolo di vita.

Probabilmente la persona coinvolta nel caso è ricercata dalle autorità militari. Sul posto, ieri sera, i carabinieri di Torre Annunziata. Il ferito è stato trasferito dal personale del 118 al pronto soccorso dell’ospedale di Sarno.

Durante la rissa della scorsa sera, alcuni uomini hanno lanciato sampietrini estirpandoli dai marciapiedi, hanno distrutto bottiglie di vetro in strada e hanno invaso non solo via Garibaldi e piazza Marconi, ma anche le strade limitrofe, raggiungendo piazza Municipio e via De Pace.

Alcuni residenti stanno lamentando da mesi la presenza di una vera e propria “little Casablanca”. Piazza Marconi, il parcheggio di via Garibaldi, è diventato un vero e proprio covo di extracomunitari che, secondo i residenti, si sono impossessati della piazza e l’hanno trasformata nel loro salotto preferito.

Li si beve, li si urina e chi più ne ha più ne metta. “Non si ha rispetto nemmeno dell’icona sacra”, riferendosi alla statua della Madonna dell’Arco presente in piazza.

“Per la tutela dei nostri figli – chiedono i cittadini agli amministratori- vi preghiamo prendere tutti i provvedimenti previsti dalla normativa vigente. Emanate gli atti previsti dalle leggi e dai regolamenti in materia di ordine e di sicurezza pubblica e di vigilanza. Informate il prefetto. Non possiamo andare avanti così”.

Si tratta di un appello davvero sentito da parte di una comunità che è sempre pronta ad accogliere e ad essere solidale.

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