Bomba nella notte di Natale a Cercola: terrore per una palestra

Il titolare della palestra ha dichiarato ai carabinieri di non aver ricevuto alcuna richiesta estorsiva o minaccia

Una bomba è esplosa nella notte di Natale davanti alla saracinesca di una palestra a Cercola, nel napoletano, danneggiando fortunatamente solo la saracinesca. L’esplosione è stata così violenta da essere avvertita in tutta la zona circostante. Il titolare della palestra ha dichiarato ai carabinieri di non aver ricevuto alcuna richiesta estorsiva o minaccia. I militari della locale Tenenza starebbero visionando i filmati delle telecamere di sicurezza presenti in zona per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e identificare i responsabili.




Un fatto analogo si era verificato appena un paio di settimane fa, sempre a Cercola. In quell’occasione una bomba carta fu piazzata davanti all’ingresso di un’agenzia immobiliare. Strane coincidenze che lascerebbero poco spazio ad una diversa interpretazione degli eventi : nella zona sarebbe riesploso l’odioso fenomeno del racket. Il sistema, duramente colpito da arresti eccellenti e sequestri ingenti di beni immobili e mobili, starebbe ricorrendo a qualsiasi espediente pur di fare cassa.

Costa mantenere affiliati e famiglie dei detenuti. Ecco che si risente parlare di rapine, attentati intimidatori a scopo estorsivo, furti in appartamento e truffe messe a segno con incredibile abilità, soprattutto nei confronti di anziani e diversamente abili. Tra l’altro la geografia criminale partenopea e dell’hinterland sarebbe fortemente alterata proprio dall’assenza di pezzi da novanta della camorra : i fascicoli recitanti fine pena mai e i pentimenti di ex ras del calibro dei Lo Russo , alias “i Capitoni di Miano”, avrebbero stuzzicato le mire espansionistiche di baby gang composte da giovani poco più che adolescenti, oltremodo violenti e pronti a tutto pur di guadagnare un pezzo di territorio dove svolgere le proprie attività illecite.




Tutto questo potrebbe finire all’improvviso con un’eccellente scarcerazione , con il ritorno in libertà di un super boss che potrebbe dare il via ad una mattanza di camorra senza esclusione di colpi per l’eliminazione di quelli che Radio Mala definisce “moccosielli”, ovvero ragazzini di strada che avrebbero osato attentare alla sovranità del sistema.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.