Si sottraeva alla cattura dal 20 novembre scorso, quando era riuscito a sfuggire al blitz che aveva portato in carcere 43 soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso e di reati aggravati dall’articolo 7 (dall’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, alla detenzione e spaccio di droga, alla detenzione e porto di armi comuni e da guerra).
Il blitz era stato eseguito dopo indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea che avevano messo in luce le attività dei “Lo Russo” e accertato le presunte responsabilità degli indagati in ordine a traffico e spaccio di stupefacenti, tra le quali quelle di narcotrafficanti che operavano sfruttando canali di fornitura esteri.
Le investigazioni avevano portato alla identificazione degli spacciatori al dettaglio di cocaina, eroina, marijuana e hashish nei quartieri di Miano, Piscinola, Marianella e Chiaiano e nel rione Don Guanella e documentato alcune centinaia di episodi di spaccio.
Nel corso delle investigazioni era stato sequestrato l’arsenale del clan, con il rinvenimento nella disponibilità degli affiliati di un fucile mitragliatore kalashnikov, 5 fucili e 6 pistole, 3 giubbotti antiproiettile e centinaia di munizioni.
L’uomo, individuato in Spagna, è stato bloccato a Civitavecchia dai militari che lo hanno catturato al porto, appena sbarcato da un traghetto proveniente da Barcellona. Ai carabinieri ha mostrato un documento d’identità falso. L’arrestato è stato subito dopo tradotto nella Casa Circondariale di Civitavecchia.