Sarà l’Auditorium di Villa Rufolo a ospitare la seconda sessione del progetto “Il passato al futuro” organizzata dall’Associazione culturale e sportiva REBELLUM con la collaborazione del comune di Ravello. Dopo l’esperienza dello scorso 3 giugno all’auditorium Oscar Niemeyer sulle influenze islamiche in costiera amalfitana, sabato 30 dicembre alle ore 16:30 sarà la volta della protomaiolica, primo esperimento che ha portato alla produzione della maiolica, grande ricchezza del territorio.
Sarà un’altra giornata all’insegna del rispetto delle religioni, soprattutto quella islamica che tanto ha portato alla nostra terra: dal limone al sistema a terrazzamenti, dalla carta alla bussola e alla maiolica. Un tuffo nel XIII sec., periodo storico importantissimo per le famiglie ravellesi. Una sessione variegata dove i perni saranno due giovanissime promesse ravellesi: Elena Amato, figlia dell’artigiano Raffaele Amato (arte ceramica, lignea e presepiale) parlerà della ceramica mentre Patrick Zoungla illustrerà nello specifico la protomaiolica, invenzione orientale che per decenni ha accompagnato la vita dei re e della nobiltà.
Il prof. Giuseppe Gargano, punto di riferimento della cultura non solo costiera, illustrerà il quadro storico e Fra Bonaventura Gargano dell’Ordine dei Frati Conventuali di Ravello parlerà di San Francesco che proprio in quegli anni lavorava alla pace delle religioni frequentando le corti islamiche. Infine interverrà Marta Buonamico, artista irpina che da anni studia e riproduce Protomaiolica e Maiolica. “Grandi passi avanti per i giovani ravellesi che solo un anno fa credevano che Islam fosse Isis.
Siamo una terra conosciuta grazie agli scambi commerciali e culturali con l’Oriente ed è inammissibile pensare a queste terre come nostre nemiche. Bisogna prendere il meglio da tutto e da tutti, proprio come i nostri avi facevano nel Medioevo, senza pregiudizi, senza odio”. Molte le associazioni e le attività commerciali che hanno appoggiato il progetto a testimonianza della grande unione e collaborazione. Il passato, quello che ci ha reso gloriosi e famosi in tutto il Mediterraneo, al futuro, ai nostri ragazzi.
Nicola Mansi