Qui i ladri si sono introdotti nell’abitazione, approfittando che i proprietari erano scesi per fare delle compere, e hanno portato via gioielli e soldi in contanti per un totale complessivo di circa 20mila euro. Poche ore più tardi, un analogo episodio si è verificato al Cicerone. In questo caso i malviventi (con ogni probabilità) erano al corrente che i proprietari si erano trasferiti per qualche giorno da alcuni parenti nel Nord Italia, per trascorrere in compagnia le festività. Anche in questo caso il bottino ammonta a svariate migliaia di euro, tra soldi e oggetti di valore. Sempre uguale la dinamica: i ladri entrano nelle case lasciate vuote dai proprietari, arrampicandosi alle ringhiere dei balconi.
Si intrufolano nelle abitazioni e si recano prima di tutto nelle camere da letto. Quindi, svuotano cassetti e armadi, rovesciando tutto sui letti e, da lì, cominciano un’accurata selezione. Il loro interesse si concentra infatti tutto su soldi e gioielli. Ciascun furto p durato probabilmente tra i 15 e i 20 minuti. Poco tempo che, tuttavia, è bastato ai malviventi per entrare velocemente e scappare via con gli oggetti più preziosi. I due episodi sono stati denunciati ai carabinieri del nucleo operativo stabiese, agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia e del luogotenente Andrea Riccio, che hanno avviato tutte le indagini del caso. Secondo le forze dell’ordine i raid sarebbero stati compiuti da più persone.
Tra queste, anche il classico “palo” con il compito di avvisare gli altri in caso di arrivo dei carabinieri. E così lo scenario per i proprietari di questi due appartamenti, al rientro in casa, è stato a dir poco devastante: camere da letto messe a soqquadro, infissi distrutti, vestiti sparsi alla rinfusa, cassetti aperti e rovesciati e casseforti scassinate. E’ molto probabile che i ladri, prima di agire, abbiano osservato le abitudini delle loro vittime, i loro orari e gli spostamenti. Intanto torna la paura tra gli abitanti della zona. “Siamo ancora sotto choc – racconta un’anziana residente al San Marco – e terrorizzati dall’idea di poter trovare questi malviventi rientrando a casa”. E da ieri, alla luce degli ultimi colpi, c’è chi preferisce dormire con le luci accese o chi ha già provveduto a installare sistemi di antifurto nelle abitazioni.