Donna al balcone colpita durante una “stesa” a Napoli: ferita alla gamba

La vittima, signora incensurata di 57 anni, è stata trasportata in ambulanza all’ospedale San Paolo dove ha ricevuto le cure dei medici

La camorra non smette di colpire vittime innocenti a Napoli : teatro dell’ennesima stesa Pianura, periferia occidentale di Napoli, dove intorno alle 20 di giovedì sera una donna è stata ferita di striscio alla gamba da un proiettile di rimbalzo esploso in strada nella zona di via Torricelli, quartier generale del clan Pesce-Marfella-Foglia, debellato negli ultimi mesi da numerosi arresti e dal pentimento del reggente Pasquale Pesce detto “Bianchino”. La vittima, signora incensurata di 57 anni, è stata trasportata in ambulanza all’ospedale San Paolo dove ha ricevuto le cure dei medici: fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita.




Ai carabinieri intervenuti presso il nosocomio di via Terracina a Fuorigrotta, la donna ha raccontato di non essersi resa conto di nulla. Stava fumando e parlando al telefono fuori al balcone quando è stata ferita da un proiettile esploso poco prima in strada. La 57enne inizialmente ha sentito dei colpi e ha pensato che si trattasse di botti esplosi dopo Capodanno, poi ha avvertito un dolore alla parte bassa della gamba e ha realizzato di essere stata ferita. La sua versione è al vaglio dei militari della Compagnia di Bagnoli che stanno ricostruendo in queste ore l’accaduto.




Gli investigatori starebbero visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti in zona per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e identificare i responsabili. Con ogni probabilità si sarebbe trattato di un gesto intimidatorio compiuto ai danni di qualche pezzo da 90 del sistema residente sul posto : quello che sconcerta è l’approssimazione con la quale i nuovi sicari della camorra aprirebbero il fuoco, senza evitare minimamente di colpire persone innocenti sui luoghi dei raid per caso o perché magari affacciate ai balconi delle proprie abitazioni. Una situazione che rasenta l’osceno, che valica i confini della civiltà gettando il territorio partenopeo del baratro dell’anarchia comportamentale legata ai più beceri costumi mafiosi.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.