“Lo stravolgimento del territorio e di un popoloso quartiere per costruire tunnel, sottopassaggi e doppi binari con nessun beneficio per servizio e viabilità, e la cancellazione di una fermata in periferia sta provocando fortissimi malumori tra i cittadini. La Circumvesuviana, la Regione e il Comune ci sono o ci fanno? Vediamo i motivi per i quali è assurdo ciò che si vuole fare”. Così Gaetano Cimmino, leader dell’opposizione di centrodestra in consiglio comunale a Castellammare di Stabia.
“Il progetto costerà qualcosa come 40 milioni di euro, e dalla nuova stazione in costruzione – ha detto Cimmino – partirà un doppio binario che sventrerà la città fino al centro. Ma quali saranno i costi reali per la città? Vorremmo capire quali sono i reali benefici che porterà all’intera linea un raddoppio da una sola stazione all’altra. Per realizzarlo bisognerà chiudere via Cosenza, una delle principali arterie della città e del rione San Marco, collegamento con i Comuni limitrofi e con le scuole di via D’Annunzio.
I soliti tempi biblici di realizzazione del sottopassaggio che eliminerà il passaggio a livello, in quanto i treni viaggeranno ‘sopra’ e le auto ‘sotto’, renderanno la circolazione impossibile nell’imbuto di via Volta. E questo solo in termini di traffico. Cosa accadrà agli edifici, ai residenti che intralciano l’opera? Chiederemo subito un consiglio comunale monotematico”.
“Il progetto è al vaglio della commissione Beni Ambientali del Comune – ha spiegato Vincenzo Ungaro, capogruppo di Prima Stabia – e l’assessore all’Urbanistica Pino Rubino è capace di affermare che l’iter è sospeso ‘per evitare interpretazioni gratuite’. A noi sembra che l’interpretazione sia una: il progetto è assurdo. E dopo la commissione dovrebbe approdare in consiglio comunale. Il raddoppio del binario era previsto già nel progetto originario di Metrò Stabia? Pare proprio di no. Il piano prevedeva il restauro e la riqualificazione di due stazioni (Castellammare di Stabia e Castellammare Terme), il totale rifacimento di altre due stazioni (Moregine e Pioppaino) e la costruzione ex novo della nuova stazione che sostituirà quella di Via Nocera (Stabia Nuova). In quale conferenza dei servizi è stato deciso di devastare Castellammare?”.
“Come rappresentante della periferia nord – ha affermato il consigliere comunale Emanuele D’Apice – sono indignato per la volontà di cancellare dalla linea la stazione Circum di Ponte Persica. Quella stazione andrebbe potenziata e riqualificata perché serve ogni giorno moltissimi cittadini, non certo eliminata. Insomma, pare che l’intero progetto annunciato come ‘rivoluzionario’ e come unificatore di tutta la città, in realtà abbia l’obiettivo di dividere Castellammare e isolare le periferie. Nel 2009 un comitato di cittadini ottenne rassicurazioni circa il mantenimento della stazione, ora invece ci parlano di una passerella pedonale. Decisioni unilaterali che fanno ben capire come questa amministrazione sia lontanissima dalle esigenze dei cittadini”.