E’ di Scafati il miglior influencer 2017: intervista al ballerino Danilo Ravnic

Da piccolo il suo sogno era di entrare nelle forze dell’ordine. Al primo campionato regionale di danza di coppia si è classificato al primo posto

Nato a Pompei e residente a Scafati, Danilo Ravnic, ballerino, coreografo, critico e direttore artistico è statl recentemente nominato come miglior influencer nel mondo della danza 2017. “Non sono molto social, ma mi fa piacere sapere che i ragazzi si ispirino alle mie parole ed è bellissimo vedere quando mi lasciano la loro testimonianza. Sono felice di essere influente senza aver creato un personaggio, ma semplicemente esponendo i miei pensieri e le mie idee. È bello sapere che la mia passione è condivisa da tante persone”.




Danilo ha iniziato a danzare nel 1992, presso la scuola di danza gestita dai suoi familiari a Pompei(i genitori sono stati i primi, in Campania, ad avere una scuola di danza). Da piccolo il suo sogno era di entrare nelle forze dell’ordine. Al primo campionato regionale di danza di coppia si è classificato al primo posto, c’erano più di 70 coppie ma questa esperienza ha “gasato” il giovane ballerino.

All’età di 13 anni è passato ufficialmente dal ballo di coppia all’Hip Hop ed a 16 anni è sbocciato l’amore per la danza: ”Adesso la danza per me è la vita, non passa giorno in cui non sia nei miei pensieri. Quando non riesco a praticarla passo il tempo su youtube a cercare nuovi talenti, con stili anche molto diversi dal mio. Non si smette mai di imparare.”




“Per diversi anni sono stato molto attivo nel mondo della coreografia e dello spettacolo, preferendo sempre lo stare dietro le quinte. Sono molto orgoglioso anche di aver ballato a concerti di cantanti come Club Dogo, Clementino, Gue Pequeno. In più ci sono le vittorie ai concorsi, le manifestazioni organizzate, le gare a cui sono stato invitato come giudice e tanti altri eventi”.

Presidente dell’organizzazione nazionale Danze Italia, ente con la mission di far crescere le scuole di danza italiane, Danilo punta molto sulla formazione di insegnanti(come educatori), l’organizzazione di concorsi per valorizzare i giovani talenti, stage e workshop(non solo in Italia ma valorizzando la dimensione internazionale della danza). “La danza è arte, non va vista come uno sport, e vorremmo esportare questo concetto. La cultura teatrale del musical è ancora poco diffusa nel nostro Paese. In Italia c’è tantissima qualità e la migliore formazione, ma per fare successo spesso si è costretti ad andare all’estero”.




“Per il futuro – ha dichiarato chiudendo l’ intervista – vorrei continuare a lavorare per la crescita di Danze Italia. Nel 2016 e nel 2017 abbiamo avuto un margine di crescita dell’87%, con adesione di nuove scuole di danza. L’obiettivo sarà quello di lavorare per garantire una crescita del movimento e di far appassionare sempre più persone a questa bellissima arte”.

Giuseppe Raviotta



Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano