Nasconde nella culla della figlia una pistola carica: arrestato 32enne a Portici

C’è aria tesa a Portici sul fronte criminalità. Giorni addietro una stesa aveva scosso la cittadina vesuviana

Vincenzo Petta, un 32enne di Portici già noto alle forze dell’ordine e ritenuto vicino al clan camorristico dei Vollaro attivo in zona, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Torre del Greco per detenzione illegale di armi e ricettazione. Durante perquisizione domiciliare i militari lo hanno trovato in possesso di una semiautomatica carica e con la matricola abrasa che aveva nascosto sotto al materasso della culla in cui dormiva la figlia. Dopo le formalità l’uomo è stato tradotto a Poggioreale.




C’è aria tesa a Portici sul fronte criminalità. Giorni addietro una stesa aveva scosso la cittadina vesuviana. Colpi d’arma da fuoco erano stati infatti esplosi in via Cellini, sulla porta di ingresso di un condominio al piano terra. Infranti anche i vetri della portineria, dove sono stati trovati tre buchi. Secondo quanto riportato dalle forze dell’ordine, nello stabile abita un 38enne sorvegliato speciale, ritenuto l’attuale reggente del clan Vollaro. Sono in corso indagini. I carabinieri della Compagnia di Torre del Greco si sono recati sul posto per i rilievi balistici.

L’episodio potrebbe rivelarsi pericoloso. Non è infatti da escludere che una tale prova di forza, sotto la casa di un presunto boss, possa portare a risposte e quindi ad un inasprimento delle rivalità locali. Gli investigatori starebbero visionando i filmati delle telecamere di sicurezza presenti in zona per ricostruire l’esatta dinamica del raid e risalire all’identità dei responsabili. Un segnale preoccupante che per Radio Mala potrebbe essere l’inizio di una nuova guerra di camorra per il controllo degli affari illeciti sul territorio.




Il fatto che lo stesso Petta fosse armato indurrebbe a pensare che il clan Vollaro tema attacchi da parte di clan nemici o forse stia attraversando un periodo di scissione interna. Intanto i cittadini temono di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato chiedendo alle istituzioni maggiori controlli in città.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.