Il Gazzettino vesuviano | IGV

Minori fermati, sassaiole durante i falò, il corteo: allarme baby gang, il punto della situazione a Napoli

Indagati e fermati dopo inchieste lampo, nuove aggressioni, sassaiole contro le forze dell’ordine per i falò legati alla ricorrenza di Sant’Antonio Abate, il corteo per urlare basta alla violenza: a che punto siamo con l’emergenza baby gang a Napoli?




La polizia di stato di Napoli ha individuato e denunciato due minori che la sera di domenica scorsa, nei pressi della stazione Policlinico della metropolitana, senza motivo, hanno insultato, aggredito e preso a pugni un sedicenne, Ciro, che riportò la rottura del setto nasale. Il giovane, intorno alle 21 e 30, insieme ad altri compagni, stava tornando a casa dopo una partita di calcetto.

Alle forze dell’ordine riferì di essere stato avvicinato da un gruppo di ragazzi, di età compresa tra 16 e 18 anni, che non conosceva i quali prima hanno iniziato ad insultarlo, poi lo hanno colpito al volto con un pugno, rompendogli il naso. A seguito delle numerose aggressioni che si sono susseguite in città e in provincia il ministro dell’Interno, Marco Minniti, nel corso di una riunione in Prefettura, ha disposto una serie di iniziative per fronteggiare il fenomeno delle baby gang.




Difficile fronteggiare però i sassi e le bottiglie contro le forze dell’ordine ieri a Napoli, dove si sono vissuti molti momenti di tensione in diverse aree ed una poliziotta colpita ad un piede (ma regolarmente in servizio) per i falò legati alla ricorrenza di Sant’Antonio Abate in vista della quale si accumula legname che viene poi dato alle fiamme da bande di ragazzini spesso fuori controllo. In piazza Sanità vi è stato l’intervento delle forze dell’ordine e si è registrato un lancio di sassi e di altri oggetti. Analoga situazione è stata segnalata in Piazza Mercato dove un carabiniere per rincorrere un ragazzino è scivolato e si è procurato contusioni (è stato medicato nel Loreto Mare).

Sequestrati ingenti quantitativi di legname. ”É necessario regolamentare i ‘fuocarazzi’, dare spazio alla tradizione ma dire no alla guerriglia”, ha detto il presidente della II Municipalità Francesco Chirico mentre Gianfranco Wurzburger, presidente Associazione gioventù cattolica sottolinea: ”Si potevano fare falò in sicurezza e rispettare le divise. C’è molto da lavorare’.




Il tutto è avvenuto a poche ore dalla manifestazione contro le baby gang. “Siamo tutti Gaetano”: si leggeva su uno degli striscioni alla testa del corteo che si è mosso muovendo alla periferia di Napoli, verso la stazione della metropolitana di Chiaiano dove la settimana scorsa è stato aggredito a calci e pugni un 15enne che ha poi subito l’asportazione della milza. A sfilare sono soprattutto studenti, ma anche molti residenti del quartiere che invocano maggiore presenza delle istituzioni: “Non è colpa di Gomorra, è colpa dello Stato”, si leggeva su un altro striscione.

Al corteo hanno partecipato il sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore, il vicesindaco di Napoli, Raffaele Del Giudice, e il presidente della Municipalità Apostolos Paipais.
Striscioni di solidarietà anche per Arturo, il 17enne accoltellato a dicembre in via Foria che è tornato ieri a scuola dopo un lungo ricovero in ospedale.



Exit mobile version