“All’alba del nuovo anno ci è chiaro il desiderio espresso dall’amministrazione comunale nella letterina per Babbo Natale. Il chiarimento ci è giunto dalla pubblicazione della prima delibera di giunta comunale del 2018, la numero 1 del 2 gennaio. È evidente a tutti il motivo per cui il sindaco non può rassicurare i cittadini sullo spettro del dissesto. Non può farlo perché il pericolo è reale e ha dei numeri certi: 1.289.872,23€.” Così in una lettera i rappresentanti del Partito Democratico di Pimonte.
“Con la delibera infatti si chiede al tesoriere comunale, “Banca di Credito Popolare”, tale anticipazione di tesoreria per l’anno 2018. Fin qui tutto regolare se non che il 19 dicembre scorso con delibera n°148, la giunta comunale chiedeva alla stessa tesoreria un’anticipazione di cassa pari ai 3/12 delle entrate: nello specifico 773.923,34€. Tale somma già rilevava una grave sofferenza di gestione dei conti.
La delibera di gennaio è successiva all’approvazione della legge di bilancio statale del 2017, entrata in vigore proprio negli ultimi giorni dell’anno. Tale normativa prevede l’innalzamento dai 3 ai 5/12esimi del limite massimo di ricorso degli enti locali ad anticipazioni di tesoreria. La norma, quindi, si applica ad oggi anche ai comuni che non hanno dichiarato il dissesto economico finanziario; come per dire, sebbene non risulti dichiarata e certificata, sussiste una grave indisponibilità di cassa che giustifica il ricorso a tale misura. In sostanza, fino al 28 dicembre, prima della manovra economica, serviva al sindaco la massima quota di 773.923€, dal 29 dicembre la necessità di cassa è salita a 1.289.872,23 €.
Dall’esterno, la rincorsa affannata alla ricerca di una somma di tale consistenza può solo far pensare che il sindaco e l’amministrazione comunale abbiano l’acqua alla gola. Questi sono i conti di un intero paese e l’amministrazione comunale deve assolutamente cominciare a raccontare ai cittadini lo stato delle cose. È chiaro a tutti che a manovrare i giochi amministrativi sia solo e soltanto il sindaco o al massimo qualcuno a lui molto vicino, allora noi ci chiediamo: “gli assessori dove sono?”
Fusco, Ospizio, Imparato, Somma, tutti i consiglieri comunali, e soprattutto la responsabile dell’area economica, sono quantomeno consapevoli della gravità inaudita di ciò a cui stiamo andando incontro? Comprendono verso quale baratro stanno conducendo il paese? Le delibere di giunta vanno prima lette e poi firmate, con presa di coscienza e senso responsabilità. Se in precedenza avevamo chiesto, ovviamente invano, chiarimenti in merito al probabile dissesto finanziario del nostro Comune, adesso è chiaro il motivo per cui nessuno da parte dell’amministrazione proferisce parola: i conti sono in nero. L’amministrazione comunale trovi il coraggio di raccontarlo ai cittadini”.