Al teatro Augusteo di Napoli, fino al 21 gennaio, è di scena Lello Arena in “Parenti serpenti”, spettacolo che si rifà all’omonimo film diretto a Mario Monicelli, adattato per il tetro da Carmine Amoroso. .Un lavoro, prodotto da Ente Teatro Cronaca Vesuvioreatro, che mette in risalto il lato negativo dell’animo umano, rilevato a mano a mano dallo spettatore, attraverso il racconto scenico, l a regia è di Luciano Melchionna. Uno dei protagonisti .come abbiamo accennato è Lello Arena, il quale ci ha divertito un tempo con il trio “la smorfia” che si avvaleva della partecipazione del compianto Massimo Troisi.
“La trama di “Parenti serpenti” è ricca di tragico umorismo, in quanto nel corso della messa in scena prende corpo la tragica decisione dei figli dei protagonisti, i quali , solo per il proprio tornaconto, progettano di uccidere i loro genitori , per non avere obblighi e, soprattutto, fastidi.
“Nell’epilogo, afferma il regista, i due poveri anziani , al fianco della bombola di gas ( (che farà da boia alla loro esecuzione) assisteranno al macabro ballo dei figli in platea: è’ l’apologia del cinismo, continua il regista, di una storia il cui racconto si fa sempre più nero con l’avvicinarsi della fine e l’approssimarsi della realizzazione della decisione paradossale da parte dei figli di sopprimere i propri genitori per evitare che si trovino scomodi nelle proprie abitazioni”. Con Lello Arena, sul palco: Giorgia Tasselli, Raffaele Ausiello, Andrea de Goysueta, Carla Ferrari, Autilia Ranieri, Annarita Vitolo e Fabrizio Nona.
Federico Orsini