A Castellammare le questioni si risolvono nel sangue: le truffe e le pistole

Una mentalità vecchia che continua a coinvolgere anche giovani e giovanissimi. E' il caso dell'arrestato di ieri? Ne ha tutti i presupposti

A Castellammare di Stabia le questioni si risolvono ancora nel sangue, come ha dimostrato l’ultimo episodio avvenuto lunedì scorso 15 gennaio in via Bonito. La polizia di stato in poco tempo ha stretto il cerchio attorno all’aggressore, che così si è consegnato agli agenti del commissariato di corso Alcide De Gasperi, che lo hanno arrestato.




A preoccupare è il fatto che in città, anche al di là di una criminalità organizzata comunque ancora forte, presente e radicata, circolino armi da sparo. Pistole sempre cariche e fumanti pronte all’uso per risolvere offese, per difendere l’onore delle famiglie. Si tratta di rigurgiti di un passato che non vuole passare e che si ostina a restare presente.

Una mentalità vecchia che continua a coinvolgere anche giovani e giovanissimi. E’ il caso dell’arrestato di ieri? Ne ha tutti i presupposti. Stando a quanto comunicato dalle forze dell’ordine Lorenzo Buonocore di 31 anni aveva appuntamento con R. B. di 54 anni nei pressi del cinema Montil di via Bonito. Un incontro fissato per “discutere” di una questione “importante”. I familiari di R. B. avrebbero denunciato Buonocore o qualcuno a lui vicino per una tentata truffa assicurativa.




Sarebbe per questo che il 31enne ha impugnato la pistola ed ha fatto fuoco per ben 5 volte contro R. B. e solo la fortuna ha voluto che venisse colpito all’inguine senza gravissime conseguenze. I poliziotti sono intervenuti in via Gesù, dove la vittima si era rifugiata, e dopo il trasporto dell’uomo in ospedale hanno cominciato subito ad indagare.

Determinanti le immagini del sistema di videosorveglianza di un parcheggio situato proprio nei pressi del luogo dove era avvenuto il ferimento di R.B. che hanno consentito di identificare ben presto il Buonocore. Nei confronti del 31enne è stato eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura di Torre Annunziata e il presunto pistolero è stato portato in carcere a Poggioreale. Le accuse sono di tentato omicidio, lesioni, illecita detenzione e porto d’armi.



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