Allarme sicurezza a Castellammare, il sindaco Pannullo minimizza. Cimmino e Amato attaccano

Il presidio stabiese di Libera: "La violenza si può combattere con la cultura"

opposizioniDopo gli ultimi episodi di criminalità a Castellammare, si torna a parlare di allarme sicurezza. Il raid che ha visto coinvolto un 19enne nella notte tra sabato e domenica, e la sparatoria al Centro Antico di una settimana fa, stanno preoccupando i cittadini stabiesi. Tema sicurezza, quindi, che paralizza l’opinione pubblica e che sta tenendo banco anche negli uffici di Palazzo Farnese.

Il sindaco Antonio Pannullo, però, minimizza gli eventi criminali: “Sono pochi, forse cinque in un anno – spiega -. Confido, comunque, nel lavoro delle forze dell’ordine. Hanno sempre identificato e arrestato i colpevoli di tutti gli episodi che hanno sconvolto l’opinione pubblica. Il tutto grazie al nostro sistema di videosorveglianza che è stato fondamentale in più occasioni. La nostra attenzione resta altissima ma la città è senza dubbio sicura”.

L’attacco di Cimmino

Non è dello stesso avviso il consigliere comunale di opposizione, Gaetano Cimmino: “È ora cimminodi alzare l’asticella: i recenti episodi avvenuti a Castellammare di Stabia ci dicono che l’allarme criminalità è una realtà. Episodi che non vanno trascurati, la città è allo sbando. Prima si parlava di camorristi, oggi di criminali che vanno in giro armati, di baby gang che terrorizzano i cittadini.

Siamo vicini ai commercianti e alle associazioni: è da tempo che come opposizione abbiamo sollevato la questione sicurezza, e siamo coscienti degli enormi sforzi che ogni giorno le forze dell’ordine profondono per il bene dei cittadini. Ed è una battaglia che portiamo avanti come cittadini prima e come forza politica poi. È sbagliatissimo minimizzare con dei numeri quando si parla di sicurezza: anche un solo episodio è troppo per una città che vuole essere turistica”.

M5s: “Il sindaco deve intervenire. Altrimenti si dimetta”

“È stata redatta una interrogazione che verrà sottoposta al sindaco con la quale si chiede quali attività stia mettendo in campo per garantire la sicurezza delle strade e dei cittadini stabiesi e se abbia intenzione di presentare una istanza al Prefetto per la convocazione del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico – spiega Vincenzo Amato, portavoce del Movimento 5 Stelle -. Bisogna garantire tutti gli strumenti per evitare il ripetersi di atti violenti che talvolta hanno visto anche l’uso di armi da fuoco.

Le forze dell’ordine presenti in città, nonostante i lodevoli sforzi, non sono sufficienti a garantire l’ordine pubblico. Pertanto il sindaco Antonio Pannullo, nel rispetto delle promesse elettorali fatte in campagna elettorale, deve adempiere ai suoi obblighi istituzionali e garantire la sicurezza dei cittadini. La città attende le risposte adeguate a questi gravi atti di violenza, il sindaco ha l’obbligo di attivarsi altrimenti lasci tale compito a chi ha il coraggio di affrontare tali emergenze e si dimetta per il bene e la sicurezza degli stabiesi”.

Libera: “Con la cultura si combatte la violenza”

Anche il presidio stabiese di Libera ha commentato l’episodio di sabato notte: “Purtroppo non c’è una soluzione veloce al problema violenza. Un maggiore controllo militare delle forze dell’ordine, pur svolgendo un ottimo lavoro, non rappresenta una soluzione o almeno non da sola. Perché non tiene conto del contesto sociale ed economico degradante che molto spesso vivono gli adolescenti o i ragazzi che formano le baby gang.

La risposta alla violenza deve partire da più lontano, deve partire dalla scuola, dalle biblioteche, dai centri sportivi e dalle associazioni. Ieri c’è stata la riunione del presidio, ed è stata particolare, perché c’erano seduti allo stesso tavolo ragazzi appena liceali, giovani universitari ma anche persone più mature. È stato sicuramente un buon inizio per quest’anno, abbiamo parlato del percorso per il 21 marzo nelle scuole, dei campi estate liberi, di beni confiscati e di memoria. Abbiamo parlato di risposte”.

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