Ci sarebbe una storia d’amore dietro il raid di sabato notte a Castellammare di Stabia, all’esterno di una sala giochi. Catello Cerchia, 19 anni, dopo aver litigato con alcuni ragazzi in villa comunale, è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola mentre si trovava al corso Vittorio Emanuele. Il colpevole del raid, I.R., 17 anni, di Castellammare, si è consegnato ieri sera ai carabinieri stabiesi sentendosi ormai braccato.
I militari, infatti, grazie al sistema di videosorveglianza e alle testimonianze dei presenti, avevano già identificato il giovane. Erano pronti per arrestarlo quando il 17enne si è presentato nella caserma di corso Alcide De Gasperi confessando il tutto. Era in compagnia del suo legale. Il giovane, figlio di un pregiudicato di Castellammare, è stato condotto nel Centro di Prima Accoglienza per Minori di Napoli – Colli Aminei in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
Il retroscena
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata, Cerchia è stato ferito a causa di una ragazza. Una storia d’amore che non doveva essere portata avanti secondo I.R. che ha deciso di farsi giustizia. Ha così fatto fuoco con una pistola a salve modificata colpendo all’addome il suo rivale. Per Cerchia è stata necessaria l’asportazione della milza. Le sue condizioni però sono decisamente migliorate e dovrebbe essere dimesso nel giro di qualche settimana.
E’ comunque allarme sicurezza nella città di Castellammare. Dopo il raid al Centro Antico, e dopo l’agguato di sabato notte, ieri sera in villa comunale un’altra rissa ha seminato il panico. Protagonisti due baby gang che sono state fermate dalla polizia di Stato che stava pattugliando la zona della movida. Identificati e segnalati due ragazzini, minorenni, che stavano facendo a pugni con i propri coetanei. E’ allarme, ormai, nonostante le rassicurazioni del sindaco Antonio Pannullo. I cittadini sono pronti a chiedere maggiori controlli.