Baby gang a Napoli, i danni al turismo: boom di disdette negli alberghi

In questi due ultimi anni abbiamo registrato un aumento significativo di flussi turistici, segno inequivocabile di un'affermazione internazionale della città

Baby gang e danni concreti all’immagine della città di Napoli : secondo alcuni sondaggi effettuati tra attività alberghiere partenopee e dell’hinterland i turisti starebbero annullando le prenotazioni per paura di finire vittime di questa nuova ondata di violenza .

“Siamo preoccupati, in poche ore mi sono giunte diverse segnalazioni di nostri associati gestori di bed and breakfast che lamentano di aver avuto cancellazioni proprio per i casi di violenza delle ultime settimane denunciati mediante servizi giornalistici e news in siti e portali internazionali. – ha dichiarato Agostino Ingenito, presidente dell’Associazione B&B ed Affittacamere della Campania – Senza demonizzare il lavoro dei media e di chi opera nella comunicazione, appare però necessario che il Comune e gli enti competenti compiano uno sforzo per rassicurare i tanti turisti e viaggiatori che hanno inteso scegliere la città di Napoli per la propria destinazione di viaggio nelle prossime settimane, evitando che vi siano speculazioni che possano compromettere l’immagine della città.




In questi due ultimi anni abbiamo registrato un aumento significativo di flussi turistici, segno inequivocabile di un’affermazione internazionale della città d’arte e delle sue bellezze paesaggistiche dovute a diverse ragioni anche di congiuntura internazionale e di una migliore proposizione tra le destinazioni anche favoriti dai voli low coast e collegamenti rapidi.

Un trend positivo che ha consentito di far emergere nuovi segmenti economici e investimenti di privati che hanno recuperato e valorizzato immobili ad uso turistico, garantendo inoltre occasione di lavoro per molte famiglie .Un impegno di un’importante fetta di imprenditori e cittadini che non può essere messo in discussione da fenomeni, che seppur assai significativi, sono pure comuni in altre città italiane ed estere. Occorre che gli enti competenti condividano azioni che contrastino una falsa esposizione mediatica della città e tutelino gli operatori ricettivi e chi opera nel settore turistico”. Auspichiamo pertanto un immediato tavolo di confronto per mettere in atto con Comune e Regione un’azione di contrasto e rafforzamento della promozione”.

Alfonso Maria Liguori



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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.