La versione della storia d’amore e della successiva vendetta non convince i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata. Ci sarebbero altri motivi dietro il ferimento di Catello Cerchia, giovane 19enne colpito sabato notte all’esterno di una sala giochi. Il racconto di I.R., il 17enne reo confesso dell’agguato, non sarebbe conforme alla verità. Non a caso, infatti, i militari hanno continuato le indagini nonostante l’arresto del minorenne.
La pista che stanno analizzando al momento i carabinieri si basa particolarmente sul mandante. Qualcuno avrebbe commissionato a I.R. il raid per ferire Cerchia. Si tratta di un’ipotesi allarmante e che potrebbe rivelare nuovi scenari dietro l’agguato di una settimana fa. Al momento, però, non ci sono sviluppi in tal senso. Le forze dell’ordine non lasciano trapelare nessun tipo di dettaglio. I militari continuano ad indagare nel totale riservo non escludendo nessuna pista.
Indagini sulla vita privata
I carabinieri si stanno concentrando particolarmente sulla vita privata sia di Catello Cerchia che di I.R. In modo particolare si cerca di trovare un collegamento tra i due che confermi la versione rilasciata dal minorenne. Potrebbero essere determinanti anche le testimonianze degli amici dei due protagonisti del raid di sabato notte in villa comunale. Gli inquirenti non vogliono lasciare nulla al caso e sono pronti ad approfondire le indagini pur di verificare le versioni dei due giovanissimi.
Cerchia, comunque, è ormai fuori pericolo. Dovrebbe essere dimesso nel giro di qualche giorno dall’ospedale San Leonardo di Castellammare dove è stato operato sabato notte. Dopo l’agguato, il proiettile aveva attraversato alcuni organi interni. E’ stata necessaria l’asportazione della milza viste le ferite, gravi, che aveva riportato. Una storia di violenza che, senza dubbio, poteva rovinare per sempre la vita di due giovanissimi di Castellammare.