Il Gazzettino vesuviano | IGV

Napoli, il parroco del rione Traiano scrive a Brumotti di Striscia

“Gent.mo Brumotti, sono parroco al Rione Traiano, dove con la sua troupe avete fatto alcune riprese. Senz’altro è importante far conoscere questo tipo di realtà nascosto ai più, ma non a noi. E’ anche vero che parlare di Napoli e in questo caso del Rione in termini solo di criminalità e spaccio non rende giustizia a quanti qui, con eroico coraggio, cercano di vivere una vita che sia il più “normale” possibile. Nel rione Traiano c’è tanta gente buona, onesta e lavoratori che nonostante il contesto difficile fanno di tutto per restare fuori del giro della malavita e ancor più per tenere i loro figli lontani da devianze di facile portata. E’ vero che lo Stato siamo noi e dobbiamo ribellarci a questa situazione di cose, ma è anche vero che il “pesce puzza dalla testa”.




Quante denunce e quante rivolte sono state fatte dalla gente per bene, ma questa gente per bene non ha a disposizione macchine blindate e carabinieri di scorta e sono poi costretti o a lasciare il Rione o a ritirarsi in sordina. La parrocchia fa quello che può tra la sordità e il menefreghismo delle istituzioni e a volte, mi creda, sembra di combattere contro i mulini a vento. Oggi il grosso ostacolo che troviamo nel continuare i nostri progetti è proprio il Comune di Napoli. Come parrocchia gestiamo, con tanti volontari, un Centro Sociale in Via Romolo e Remo con un centro diurno per minori, degli spazi per i giovani, un ambulatorio medico, una palestra, consulenza psicologica e legale gratuita, il tutto in modo gratuito (solo per la palestra è richiesto una quota mensile di € 15,00 e serve per gestire il centro e pagare le utenze) .

Lo stabile è del Comune di Napoli e fino a che era abbandonato non dava problemi, ora rimesso da noi a nuovo e funzionante siamo tartassati dalle tasse del comune che rischiano di farci chiudere tutte queste attività. Questa è una delle realtà belle e funzionanti del Rione Traiano. Ho voluto farglielo sapere perché, come dicevo sopra, c’è del buono, ma c’è tanta gente buona di cui, io come parroco ne sono orgoglioso e contento. Cordiali saluti e buon lavoro”. Ecco la parte buona di Napoli, la voce di chi quotidianamente si adopera, in parrocchia o nelle associazioni sparse sul territorio, per strappare ragazzi alla strada, per dare dignità a contesti dove si è da sempre abituati a fare a meno delle Istituzioni.




Nel rispetto del lavoro di Brumotti e della verità un parroco ha colorato di speranza un quartiere simbolo del degrado e della criminalità organizzata. “C’è tanta gente buona” ha scritto il prelato : ebbene noi sposiamo in pieno le parole del servo di Dio cassando a monte qualsiasi generalizzazione che alteri profondamente la realtà dei fatti. Della serie : anche nelle tenebre più profonde è possibile scorgere un raggio di sole e di speranza .

Alfonso Maria Liguori



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