L’idea dell’azionarato popolare è venuta a don Gennaro, il quale ha deciso di formare un comitato che andrà in giro tra gli imprenditori e per le case dei pimontesi, con l’obiettivo di raccogliere i fondi. “Ormai ci siamo – afferma il giovane sacerdote – L’antica chiesa di San Michele sta per essere aperta per le celebrazioni. Quando qualche anno abbiamo iniziato i lavori, la spesa da dare alla ditta per completare l’interno e la facciata posteriore della chiesa ammontava a circa 670mila euro.
La ditta che sta operando i lavori – continua – ha anticipato molti costi che servono per l’ultimazione dei lavori stessi. Mancano 220mila euro per completare il sogno e tocca a noi pimontesi contribuire, secondo le nostre possibilità, anche nel ricercare altre fonti per i fondi. Il comitato per la riapertura della chiesa sta girando per le case – conclude – e girerà anche nei mesi a venire, per la raccolta fondi”.
Si può contribuire in diversi modi: con un bonifico bancario direttamente sul conto della parrocchia; con un assegno che la parrocchia verserà sul conto e con un’offerta libera, data una sola volta o divisa ratealmente, da versare al comitato o direttamente in parrocchia.